• About

letteraturanecessaria

letteraturanecessaria

Archivi Mensili: aprile 2019

Per un’agitazione della cosa letteraria – L’ultima novità di Bologna in Lettere

29 lunedì Apr 2019

Posted by enzocampi61 in Bologna in lettere, Enzo Campi, poesia, Uncategorized

≈ Lascia un commento

Tag

Bologna in lettere, Bologna in Lettere - Il festival dei nostri tempi, Bologna in Lettere 2019, Disseminazioni, Enzo Campi, Festival, Festival di letteratura contemporanea, Festival multidisciplinare di Letteratura Contemporanea, Filosofia, La persistenza dei grumi, Letteratura, Poesia, Poesia concreta, Poesia contemporanea, poetica, Prosa, Spoken, testi

AAA

ULTIMA NOVITÀ DA BOLOGNA IN LETTERE.

UN LIBRO FRESCO DI STAMPA PER CHI VORRÀ CONTRIBUIRE ALLA REALIZZAZIONE DEL FESTIVAL.

Sebbene il nostro sia un Festival autoprodotto, noi non facciamo crownfunding, non organizziamo prevendite per valutare se sia più o meno conveniente realizzare una pubblicazione, non facciamo raccolte di fondi.

Noi, molto semplicemente, OFFRIAMO UN PRODOTTO.

Un‘opera realizzata appositamente per la VII edizione di Bologna in Lettere.

Un libro, già disponibile, in una prima edizione a tiratura limitata.

IL LIBRO VERRÀ INVIATO A CHI VORRÀ ACQUISTARLO E IL RICAVATO VERRÀ INTERAMENTE  UTILIZZATO PER CONTRIBUIRE AL FINANZIAMENTO DEL FESTIVAL.

 

 

“La persistenza dei grumi” (pp.64, formato quadrato 21X21) si può richiedere inviando una email a info@bolognainlettere.it  comprensiva dell’indirizzo completo a cui effettuare la spedizione e allegando copia di un bonifico di 12,00 € (comprese spese di spedizione) a favore di

Comitato Bologna in Lettere – B.I.L.

Banca: UNICREDIT SPA – BOLOGNA VIA BELLARIA
Codice Iban: IT24O0200802461000103539948
Codice BIC/SWIFT: UNCRITM1PN1

 

 

L’opera potrà essere acquistata anche dal vivo nel corso degli eventi di maggio.

Il comitato promotore del festival

 

cop pers jpg fr

 

Share this:

  • Condivisione
  • Twitter
  • Facebook

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Uno sguardo di Cristiana Fischer su La statura della palma di Francesca Del Moro

06 sabato Apr 2019

Posted by enzocampi61 in Coabitazioni, critica letteraria, poesia, Uncategorized

≈ Lascia un commento

Tag

Anna Maria Curci, Canti di martiri antiche, Cristiana Fischer, Edizioni Cofine, Francesca Del Moro, La statura della palma, Poesia, Poesia aumentata, Poesia contemporanea, Poesia italiana contemporanea, sacrificio

 

Francesca Del Moro

La statura della palma. Canti di martiri antiche

Edizioni Cofine 2019.

 

 

 

 

 

Risulta dalla prefazione di Anna Maria Curci che questo lavoro di Francesca Del Moro, La statura della Palma, sia stato richiesto e che quindi si tratti della risposta a una proposta di impegnare la propria poesia su un tema. È qualcosa che accadeva in altri tempi, del lavoro poetico che non nasce in sé e per sé, ma si dedica.

Il tema, proposto a una donna oggi, è peraltro davvero interessante: rappresentare giovani donne che si sono giocate la vita in un conflitto assoluto, al prezzo di dover subire una folle violenza fisica. Perpetrata da uomini nel loro potere maritale e politico, come persecutori singoli, o tramite brutali esecutori, o attraverso la incontenibile violenza di un branco o orda eccitata.

Qualcosa che richiama una radice profondamente confitta anche nel presente.

Che quei fatti siano accaduti lo afferma la tradizione che ha trasmesso le Passioni dei santi e dei beati, e in quella tradizione vanno accolti come realtà avvenuta.

Per me lettrice si è trattato inizialmente di comprendere come la poeta Francesca avesse  affrontato il fatto di un tema proposto e non originato in sé. Successivamente ho voluto capire per quali vie la poeta avesse potuto suscitare in sé echi e coinvolgimenti con le protagoniste del libro, e infine sono approdata alle ragioni con cui ha potuto giustificare la loro scelta del martirio.

Sul piano di superficie del testo la mia lettura ha rilevato la padronanza linguistica e compositiva dell’autrice. Per ciascuna delle tredici poesie differente è stata l’”inventio” degli argomenti e la costruzione (dispositio) espositiva. Differenti ricorsi a figure di parola, di tessitura sonora, di impiego dello stile (sottile o veemente o elevato). Singolari esempi unici sono il fiato cantato della poesia di Cecilia e la danza macabra di Giuliana.

Le differenze di personalità tra le diverse sante sono agganciate alle Passioni della tradizione, che raccontando il martirio tracciano anche differenze di carattere, educazione, stato sociale. Di suo la poeta approfondisce le differenze tra le sante rappresentando le relazioni con un padre, con il figlio allattato e con la figlia partorita, il rapporto sororale nel caso di Perpetua e Felicita, quello magistrale tra Caterina e Regina martire.

Al livello più profondo del testo, quello della scelta del martirio per la fede, la poeta richiama valori propri della coscienza femminile oggi: la verginità e la castità intese come inviolabile interezza di sé anche oltre la profanazione e distruzione del corpo; la assolutezza del proprio scopo, o desiderio, aspirazione, che configura l’identità.

L’argomento del conflitto tra maschile e femminile è anche dramma dell’oggi – mentre è salvifico e trionfa nella dimensione interiore il rapporto amoroso con lo sposo, con il  fratello, il figlio.

Quel conflitto è direttamente il male. Satana si affaccia con Margherita. In veste umile e in pianto, chiede a Dio di giustificarsi per avere fatto di lui l’assassino, ma “vattene” grida Margherita, “la tua maschera pietosa non mi inganna”.

Un’altra voce si alza con l’ultima santa, i cui occhi penetrano la realtà. Anche la voce chiede al “respiro formidabile del padre/del padre che tace” conto del male.

Insieme a lui (“Ora s’invera in te la vista./Ti leggo tutti i nostri nomi/a uno a uno sulle labbra”) Lucia deve cadere: “Ma per me è già troppo tardi.// Non posso più rinunciare, non è tempo/per questo genere di ripensamenti.//Così cadranno insieme al capo/i miei occhi lucenti”.

(Cristiana Fischer)

 

*

 

 

 

 

AGNESE

 

 

 

Voi avete carni dure.

Coriacee pelli di testuggine.

Fauci di iene spalancate al riso.

Guizzi di lingue come anguille.

 

Siete costanti nell’assedio, furiosi nell’assalto.

 

Ma quale gloria avete, quale vanto

rubando con la forza quel che d’amore è un regalo?

 

Basta poco a fermare il cuore che non farete palpitare.

 

Mi strapperete la lingua ma non dirà il vostro nome

né formerete dalla mia bocca sanguinante un bacio.

Mi piegherete le braccia, eppure non vi cingeranno.

Se mi tagliate le mani, non mieterete carezze.

Non è passione la fiamma che mi colora le guance

né è resa questo abbandono.

Non sarà varco allo spirito alcuna breccia nella carne.

 

Fate un misero bottino di cose senza valore

il mio tesoro è nascosto.

 

Cristo ha già teso la mano verso il più alto ramo

dove, matura, l’uva vi dondola sul capo.

Solo lui succhierà i miei dolcissimi acini,

solo lui mi spremerà, mi farà vino al suo calice,

goccia a goccia mi berrà.

 

Lui vede ciò che vuole il cuore

ascolta il grido che s’innalza dall’abisso.

 

Rimane vergine chi non acconsente

e puro è il corpo se la volontà non cede.

 

Come foltissimo vello, come armatura a proteggermi

si allungano e mi vestono i capelli.

 

Ecco, le vostre mani arretrano, si congiungono in preghiera.

L’angelo annuncia la buona novella.

Uscite perdonati, uscite e predicate.

 

Non toccherete l’agnella.

 

*

 

 

 

FELICITA

 

 

 

Io sono l’assenza.

Sono la mancanza, il vuoto, il volto

per scherzo disegnato dalle ombre della notte.

Per scherzo, per celia verso il suo bisogno.

Il buco in cui precipita nel sogno.

La mano che non la coprirà

per proteggerla dal freddo. Sono

le braccia che si sciolgono, il diniego.

 

Rimango accanto a lei, così.

 

E la tengo qui con me, nel cielo

che rigonfia di spavento, nella terra

fecondata dalla mattanza.

Il suo pianto si dilata, ingrossa

sulle bocche che chiamano la morte

nelle fauci delle fiere, della vacca scalmanata.

 

Quanto è grande, Signore

il dono che mi hai dato e che ti rendo.

 

Appena in tempo per morire insieme ai tuoi

ho mosso un passo troppo breve

dal sangue di puerpera al battesimo di sangue

dall’ostetrica al reziario.

 

Ho un cerchio di braccia a contenere

le gambe disabituate al passo lieve.

Sono un frutto morbido, sgranato.

Un giorno lei saprà che non ho pianto.

 

Il sole a occidente annega nel suo sangue

presto anche il nostro scenderà.

 

Nell’ora in cui si mette il punto, nell’ora cupa della fine

offro i seni fiorenti ai morsi delle belve.

Ma a spezzarmi è un dolore più forte.

 

Perché io muoio a lei e lei mi muore.

 

Il corpo arretra in sé, da sé si esclude

data una figlia, nel dies natalis io mi do alla luce.

 

Ma quanto è grande, Signore, questa rinuncia all’amore.

 

Cado e Perpetua mi solleva, non trema il suo viso d’acciaio.

Si è ricomposta la veste, ha raccolto i capelli col fermaglio.

Dice in silenzio: “Non sarai femmina schiava del grembo

ricorda Abramo pronto al sacrificio

pensa a Medea forte nella vendetta.

Ama Dio più di lei, amalo fortissimamente”.

 

Dalla ferita aperta, ora mi genero alle tue mani

alle tue mani imbrattate delle nostre carni

le mani impregnate di tutti i nuovi nati.

 

Scende la quiete, il pianto tace.

La morte a me verrà più dolce di ogni dolcezza di madre.

 

 

0001 (6) cop

Share this:

  • Condivisione
  • Twitter
  • Facebook

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Articoli recenti

  • Francesca Del Moro – Ex-madre – Nota critica di Serenella Gatti Linares
  • Enzo Campi – To touch or not to touch (estratto)
  • Enzo Campi – Orge a canne mozze
  • Enzo Campi – to touch or not to touch (la désistance)
  • Si diceva fosse una storia come tante
  • Enzo Campi & Sonia Caporossi – Le nostre (de)posizioni
  • Animalìe e agiografie
  • Gesti d’aria
  • Enzo Campi – Una trama
  • Enzo Campi – La coscienza e il desiderio. Ulisse e l’idea del viaggio

Pagine

  • About

Blogroll

  • absolutepoetry
  • alessandra pigliaru
  • anterem
  • Edizioni Smasher
  • esc-argot
  • federico federici
  • guardare leggere
  • La dimora del tempo sospeso
  • le parole e le cose
  • lettere grosse
  • lpels
  • mariangela guatteri
  • natàlia castaldi
  • nazione indiana
  • poesia 2.0
  • Poetarum Silva
  • poetryintime
  • puntocritico
  • slowforward
  • stefano guglielmin

Archivi

  • febbraio 2022
  • dicembre 2021
  • luglio 2021
  • dicembre 2020
  • Maggio 2020
  • dicembre 2019
  • ottobre 2019
  • agosto 2019
  • giugno 2019
  • aprile 2019
  • marzo 2019
  • novembre 2018
  • ottobre 2018
  • settembre 2018
  • Maggio 2018
  • aprile 2018
  • febbraio 2018
  • novembre 2017
  • ottobre 2017
  • settembre 2017
  • luglio 2017
  • giugno 2017
  • marzo 2017
  • dicembre 2016
  • ottobre 2016
  • giugno 2016
  • Maggio 2016
  • febbraio 2016
  • ottobre 2015
  • settembre 2015
  • agosto 2015
  • luglio 2015
  • giugno 2015
  • Maggio 2015
  • aprile 2015
  • marzo 2015
  • febbraio 2015
  • gennaio 2015
  • dicembre 2014
  • novembre 2014
  • ottobre 2014
  • settembre 2014
  • agosto 2014
  • giugno 2014
  • Maggio 2014
  • aprile 2014
  • marzo 2014
  • febbraio 2014
  • gennaio 2014
  • dicembre 2013
  • novembre 2013
  • ottobre 2013
  • settembre 2013
  • luglio 2013
  • giugno 2013
  • Maggio 2013
  • aprile 2013
  • marzo 2013
  • febbraio 2013
  • gennaio 2013
  • dicembre 2012
  • novembre 2012
  • ottobre 2012
  • settembre 2012
  • agosto 2012
  • luglio 2012
  • giugno 2012
  • Maggio 2012
  • aprile 2012
  • marzo 2012
  • febbraio 2012

Categorie

  • Alfred Jarry
  • Antonin Artaud
  • Arte contemporanea
  • Babel
  • Bologna in lettere
  • Coabitazioni
  • Collana Ulteriora Mirari
  • critica letteraria
  • De(al)locazioni figurali
  • Emilio Villa
  • Enzo Campi
  • Esistenze e Resistenze
  • Eventi
  • Festival di letteratura contemporanea
  • Filosofia
  • Il Baratto
  • Letteratura contemporanea
  • Letteratura della crudeltà
  • Letteratura Necessaria
  • Narrativa
  • Parabol(ich)e dell'ultimo giorno – Per Emilio Villa
  • poesia
  • Poesia concreta
  • Poetiche del pensiero
  • Poetry Slam
  • Ricognizioni
  • Saggistica
  • Teatro
  • Uncategorized
  • Voci del Novecento
aprile: 2019
L M M G V S D
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930  
« Mar   Giu »

Blog Stats

  • 43.326 hits

Enter your email address to follow this blog and receive notifications of new posts by email.

Unisciti a 225 altri iscritti

Meta

  • Registrati
  • Accedi
  • Flusso di pubblicazione
  • Feed dei commenti
  • WordPress.com

Flickr Photos

Märchenschloss in HerbstkulisseWintertraumGordon Setter Puppy
Altre foto

Coockies

Il blog che si sta visitando utilizza cookies, anche di terze parti, per tracciare alcune preferenze dei visitatori e per migliorare la visualizzazione.

fai click qui per leggere l'informativa

e qui per l'informativa del gestore

Il presente blog utilizza i cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione. Navigando comunque in questo sito acconsenti al loro uso; clicca su esci se non interessato.INFORMATIVAESCI

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • letteraturanecessaria
    • Segui assieme ad altri 225 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • letteraturanecessaria
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...
 

    %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: