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Tra empatia e sacrificio – La forza e le forzature in Mona Lisa Tina

28 mercoledì Nov 2018

Posted by enzocampi61 in Arte contemporanea, Coabitazioni, Eventi, Filosofia, Il Baratto, Poetiche del pensiero, Saggistica, Uncategorized

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animalìe, Arte contemporanea, Azioni, Azionismo, Critica, empatia, Enzo Campi, Eventi, figure, Filosofia, forzature, forze, immanenza e trascendenza, in silenzio a voce alta, L'albero delle bugie, letture, Mona Lisa Tina, Performance, Registri tensivi, riflessioni, sacrificio, Saggistica, testi, video, volontà di potenza

 

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Tra empatia e sacrificio.

La «forza» e le «forzature» de L’albero delle bugie

 

 

Credo che sia opportuno, in prima istanza, introdurre un concetto personalizzato di «forza» e soffermarsi sulle sue accezioni, ovvero sulle possibilità che derivano dai suoi campi semantici. Che cos’è la forza? La forza è un’azione che invade e modifica uno spazio o comunque una porzione di esso. Nell’esercizio di questa azione è insita una prerogativa di potenza. L’uomo e l’animale usano la potenza, anche come esercizio di potere, per rappresentare il proprio corpo attraverso dei movimenti. Ci sono qui diverse tipologie di forza. Intanto la violenza esercitata sull’animale . E qui l’animale è sottoposto alla potenza dell’umano. Poi la violenza che l’umano altro (l’artista) riversa verso-di-sé auto-imprigionandosi. E qui la volontà di potenza entra in un sistema interpretativo decisamente articolato, vuoi solo perché l’umano si rende simile all’animale: accompagna l’animale al sacrificio e si rende egli stesso sacrificabile.

L’albero delle bugie è, per certi versi (non disdegnate l’accezione del «verso» come «suono»), un’obbligazione alla forza e alla forzatura. Il piede che dovrebbe fomentare la danza è «forzato» in una chiusura metallica, un collare, una cavigliera che trasforma – gioco forza – l’essere umano in un forzato, in un prigioniero. E lo status della prigionia è, a tutti gli effetti (anche qui non disdegnate accezioni effettuali legate alla scena o proiettate verso una scena-di-sé che, per poter esistere, deve nutrirsi dell’altro), un’obbligazione: ci si consegna ad una costrizione o, se preferite, si è costretti a consegnarsi.

Cosa consegna e in/a cosa si consegna l’essere umano?

Consegna la sua parte umana all’animale e si consegna alla dicotomia vita-morte attraverso l’idealizzazione di una «fratellanza» con esso. L’umano è così sottoposto ad una forza, diventa cioè l’immagine in movimento di  una forzatura: una presenza – quasi fantasmatica seppur concreta – di luce (il bianco è la luce dell’empatia e della comunione) che avanza a tentoni nello spazio ove si consuma la restituzione auditiva e straziante della «voce ultima», del verso che anticipa la morte, del suono in cui viene emblematizzato l’ultimo guizzo dell’animale. Questa forzatura è innanzitutto una «chiusura» e una «costrizione», e questo avviene  prima ancora che le due prerogative – tramite la riconciliazione dei contrari – si trasformino nell’«apertura» e nella «liberazione».

Nella lenta (e forzata) processione «rituale» vengono distribuite nello spazio le linee metamorfiche e empatiche della commistione tra umano e animale, dove l’idea di «rendersi simile» all’altro è peculiarità imprescindibile non tanto per l’abolizione quanto per la co-abitazione delle «distanze», sia elettive che propriamente fisiche. Ed è così che l’umano viene detenuto in un campo ideale e idealizzato, ma al contempo detiene l’investitura per la trasmissione di un messaggio attraverso dati sensibili.

Ci sarebbe da chiedersi se  la prigionia dell’umano equivale alla prigionia dell’animale. Se si ragiona attraverso campi semantici volti ad estendere la concettualizzazione verso le figure che dovrebbero significarla e rappresentarla, si potrebbe dire che l’animale si apre all’umano «attivo» (performer) e all’umano «passivo» (pubblico) liberando il suo urlo straziante. Paradossalmente, ma nemmeno più di tanto, l’apertura si trasforma nella voce della morte che è in procinto di figurare il suo aver-luogo, il suo essere segno-del-luogo. Figurazioni di questo tipo sono segni semantici: le tracce (si potrebbe dire il calco o la marca o, per restare in tema, il marchio) lasciano per l’appunto il segno. Questo segno  si distingue non in quanto tale ma nella successiva indistinzione del connubio empatico tra umano e animale. Ed è anche per questo che l’umano, una volta forzato e costretto nel metallo della prigionia, dopo essersi reso «simile» all’animale, si conduce verso il patibolo, ideale e idealizzato, ove consumare il suo inno alla vita.

Un inno alla vita che celebra la morte?

Un altro paradosso, solo apparente, che lavora sui contrari per mettersi in gioco in prima persona. Certo, si potrebbe anche rovesciare, sovvertire, pervertire l’idealizzazione indirizzando il gesto verso la vita considerando il canto rituale come un inno per la morte. Ma in realtà l’inno si dà e accade in-luogo-della-morte, celebra cioè la vita per conto della morte. Ed è forse questa l’eccedenza, anche metafisica se vogliamo, che conferisce grandezza  e significanza all’atto performativo. Il canto diventa il tramite per l’ospitalità dell’animale in sé e si dà attraverso quello che si può considerare come un atto d’amore. Per questo non è urlato a squarciagola, anzi si potrebbe definire silenziato. Ma anche qui i piani e i livelli sono decisamente plurimi e stratificati. Rubando il titolo di un volume critico di Jean-Luc Nancy e Georges Didi-Hubermann sul lavoro di Claudio Parmiggiani, mi verrebbe da dire che le azioni di Mona Lisa Tina avvengono “in silenzio a voce alta”. Sempre sulla falsariga o, se preferite, sulle linee di intercomunicazione tra i contrari, l’urlo vive e si amplifica, in nuce, proprio nel silenzio. E il silenzio è, per così dire, espressione prima e precipua dell’urlo. C’è corrispondenza e reversibilità tra l’urlo e il silenzio, così come avviene del resto tra la vita e la morte. La riconciliazione dei contrari è uno dei principali dispositivi di comunicazione messi in atto da Mona Lisa Tina.

In questa performance c’è una tripla comunicazione, una tripla trasmissione di dati sensibili, un triplo dono. Mona Lisa Tina, dopo aver ricevuto in sé la voce e l’anima dell’animale si offre all’impatto con il «fuori» a patto che ci sia un gesto di ritorno. Non a caso l’interazione con il pubblico (che prima abbiamo definito passivo nella fruizione dell’urlo e della figurazione sacrificale  dell’animale, e che adesso ridefiniamo attivo nel ricevimento di una concreta tangibilità da parte dell’artista) avviene attraverso un contatto ravvicinato. La parte conclusiva di questa performance, in cui ogni spettatore riceve un bacio sulle labbra da parte della performer, ne rappresenta l’occorrenza più evidente, creando o comunque gettando le basi per una situazione sintonica e simbiotica che travalica la mera rappresentazione per deterritorializzarsi su piani e livelli più strutturati: l’ennesima apertura-di-sé verso l’altro, l’ennesima offerta-di-sé all’altro, l’ennesimo ricevimento dell’altro in sé.

Ciò che Mona Lisa Tina offre all’esterno è una chance, una possibilità di ridefinizione della comunicazione. (Enzo Campi)

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Mona Lisa Tina

L’albero delle bugie

L’ALBERO DELLE BUGIE è un progetto performativo ampio, appositamente pensato per gli spazi del Macro Testaccio di Roma. Esso ha accolto riflessioni legate al mistero della vita e della morte, nonché alle radici culturali dell’individuo e all’identità specifica del luogo, aspirando altresì a far emergere, nell’atto performativo tra artista e presenti, un momento di emotiva e simbolica comunicazione con l’ “Altro”.

La performance è stata presentata il 13 Aprile 2016 in occasione dell’inaugurazione del Premio Fondazione Vaf, VII edizione.

Il progetto si sviluppa in due fasi interdipendenti. Nella prima parte, il pubblico è invitato a sostare nella soglia del padiglione museale, in una dimensione di attesa apparentemente immotivata che si fa particolarmente estraniante e forse anche difficile da sostenere.

Durante quell’attesa l’unica cosa che ascolta è l’audio diffuso che trasmette gli echi della sofferenza degli animali durante il processo di uccisione e di macellazione.  Da lontano si intravede l’artista che si dirige verso il pubblico e quindi verso l’entrata del Padiglione: procede molto faticosamente come se qualcosa le impedisse di camminare liberamente L’artista, scalza e vestita di bianco ha nel collo dei piedi un paio di cavigliere bloccanti, come quelle da bestiame, che a loro volta costituiscono una struttura ramificata composta da una serie di campanacci di varie dimensioni.  Sarà lei la prima ad oltrepassare la soglia seguita dal pubblico.

Nel box assegnatole è proiettato, per pochi minuti, il video della macellazione da cui ha avuto origine l’audio diffuso. La performer si inginocchia di fronte ad esso, come se volesse chiedere perdono a tutti coloro che hanno subito e continuano a subire torture e violenze, in qualunque forma esse si manifestino, e di fronte a tanta atrocità risponde intonando dolcemente e sommessamente un canto d’amore popolare della sua tradizione.

Alla morte l’artista risponde con la vita (il suo canto desidera anche purificare l’identità del luogo essendo il Macro un ex macello bovino e suino).

Finito il brano e conclusosi il video, una persona da lei scelta, silenziosamente aiuterà l’artista ad alzarsi e la libererà dalla struttura ramificata; le laverà i piedi in un gesto simbolico importante perché essi sono la sede in cui vengono collocate idealmente le radici identitarie di ogni cultura.

L’atto del lavare i piedi partecipa, insieme ai gesti eseguiti nella prima parte del progetto, ad un processo trasformativo più ampio che consentirà di realizzare una sorta di catarsi identitaria. l’Arte, quale che sia la sua forma espressiva, continuamente propone strategie di sopravvivenza creative che permettono la riflessione e il cambiamento.

A questo punto sullo schermo viene proiettata l’immagine di un grande e universale  albero genealogico. Questa struttura si pone in relazione all’immagine dell’albero e appare come una sorta di estensione, delle sue stesse radici.

In un’atmosfera di silenzio rispettoso e amorevole energia ha inizio la fase conclusiva della performance. L’artista, teneramente consegna ad ogni singolo partecipante un bacio sulle labbra e unisce, volta per volta le mani di tutte le persone che accoglieranno  quel gesto.

L’azione del baciare nelle sue molteplici interpretazioni, in questo caso specifico, non ha niente di erotico o di seduttivo, ma amplifica il senso di comunione e di vicinanza affettiva –l’unica risorsa che gli esseri umani hanno per superare  e riscattare i conflitti e gli orrori di crimini  antichi e di quelli tutt’ora in atto in molti paesi del mondo .

La performance si conclude quando l’artista avrà baciato e unito, mano nella mano, tutti i presenti.

In una dimensione di grande coinvolgimento emotivo e di fiducia positiva tornerà ad inginocchiarsi di fronte al pubblico, come gesto di ringraziamento per la sacralità (laica) che ogni essere umano ha in sé, partecipante prezioso e irripetibile nelle sue peculiarità di una collettività universale (Mona Lisa Tina).

 

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Eventi ed eventuali

18 martedì Ott 2016

Posted by enzocampi61 in Bologna in lettere, Coabitazioni, Enzo Campi, Eventi, Letteratura Necessaria, Poetiche del pensiero, Ricognizioni, Uncategorized

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Biagio Cepollaro, Bologna in lettere, Critica, Enzo Campi, Eventi, Festival, Filosofia, Focus, incontri, Letteratura, letture, Milano, Performance, Poesia, Reading, riflessioni, testi, Tu se sai dire dillo, video

Pioggia di eventi a base letteraria dal 19 al 23 ottobre tra Bologna e Milano

 

 

Mercoledì 19 Ottobre 2016, alla Libreria IBS, Piazza dei Martiri 3, Bologna, ore 18.00, presentazione dell’antologia “Della propria voce”, Gruppo 98 poesia, Qudulibri, a cura di Leila Falà, con Donata Meneghelli, Daniele Barbieri, Sergio Rotino, Elia Cimatti, Leila Falà, Zara Finzi, Serenella Gatti Linares, Loredana Magazzeni, Paola Tosi, Alessandra Vignoli, Vannia Virgili, Anna Zoli, Giovanna Zunica.

 

 

Per “IgiovedìdiVersi”, la rassegna di incontri curati da Versante Ripido, Giovedì 20 ottobre 2016, ore 20.30 – Vamolà, Via delle Moline 3/A, Bologna con Simonetta Sambiase, Giorgia Monti, Serena Piccoli, Clery Celeste e Serenella Gatti Linares, Daniela Fogli.

 

 

Per la rassegna “Donne in poesia / Incontri con le poetesse italiane”, a cura di Maria Pia Quintavalla, Giovedì 20 Ottobre 2016, ore 21.00, Casa della Cultura, Via Borgogna 3, Milano, con Bianca Tarozzi, Anna Toscano, Francesca Del Moro, Franca Grisoni, Elisabetta De Stasio

 

 

Venerdì 21 Ottobre alle ore 18:00, IBS bookshop, Piazza dei Martiri 3, Bologna, presentazione del libro “Lettere A D.” di Alessandro Assiri, a cura di Sergio Rotino, con interventi di Pier Damiano Ori

 

Venerdì 21 ottobre, ore 20.15,  presso il Centro Socio Ricreativo Culturale Stella (già Trento Trieste), in via Savioli 3, Bologna, “Aperitivo a tema: Centrale di Transito”, dall’omonima antologia sulla poesia bolognese, edito da Perrone, con Alessandro Brusa, Valentina Pinza, Francesca Del Moro, Rodolfo Cernilogar, Eva Laudace

 

Sabato 22 ottobre, dalle 11 del mattino, presso la sala-teatro del Circolo CostArena, Via Azzo Gardino 48, Bologna, “Riassunto di Ottobre”, un incontro sulla scrittura di ricerca, a cura di Sergio Rotino, con Leonardo Canella, Alessandra Carnaroli, Mario Corticelli, Marco Giovenale, Mariangela Guatteri, Simona Menicocci, Lorenzo Mari, Giusi Montali, Luca Rizzatello, Fabio Teti, Michele Zaffarano.

 

 

Venerdì 21, Sabato 22, Domenica 23 Ottobre 2016, presso lo Spazio Bioforme, Via Aosta 2, Milano, V° Edizione del Festival “Tu se sai dire dillo”, curato da Biagio Cepollaro e dedicato alla memoria di Giuliano Mesa. Ricco e variegato parterre di ospiti: Bernardo De Luca, Viola Amarelli, Biagio Cepollaro, Antonio Devicienti, Tommaso Di Dio, Giusi Drago, Francesco Filia, Vincenzo Frungillo, Carmen Gallo, Nino Iacovella, Eugenio Lucrezi, Giorgio Mascitelli, Luigi Metropoli, Gianni Montieri, Paola Nasti, Angelo Petrella, Christian Tito, Ferdinando Tricarico, Daniele Ventre, Giovanna Marmo, Antonio Padua, Mariano Baino, Marco Berisso, Guido Caserza, Marcello Frixione, Paolo Gentiluomo, Costanzo Ioni, Nicola Sisci, Fabrizio Bianchi, Antonio Sparzani, Roberto R. Corsi, Guido Cupani. Giusi Drago, Amara Miao Rossi, Pino Tripodi, Francesco Forlani, Davide Racca,  Martina Campi, Francesca Del Moro, Mario Sboarina, Alessandro Brusa, Sonia Lambertini, Enea Roversi. Nella giornata conclusiva alle 20.30, “Erba nera che cresci segno nero tu vivi”, una serata dedicata ad Amelia Rosselli e al Festival Bologna in Lettere: un libro da veicolare, “Il colpo di coda. Amelia Rosselli e la poetica del lutto” (Marco Saya Edizioni), quattro chiacchiere sullo spirito che contraddistingue il  Festival, la proiezione di due video e un recital multimediale, a cura di Enzo Campi.

Il programma completo di tutta la rassegna è consultabile qui

http://www.poesia2punto0.com/2016/10/02/tu-sai-dire-dillo-v-edizione/

 

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Forum Anterem 2015

26 lunedì Ott 2015

Posted by enzocampi61 in Coabitazioni, Eventi

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Anterem, critica letteraria, Enzo Campi, Eventi, Filosofia, Flavio Ermini, Poesia, Poesia concreta, Poesia contemporanea, Premio Lorenzo Montano, Prosa, Ranieri teti, Reading, Saggistica, Verona

 

Forum Anterem 2015

Premio Lorenzo Montano

XXIX Edizione

 

 

Biblioteca Civica di Verona

 

Sabato 7 Novembre

Venerdì 13 Novembre

Sabato 14 Novembre

 

 ForumLocandina2015

 

Autori

 

Silvia Comoglio, Daniele Bellomi, Stefano Della Tommasina, Giovanno Guanti, Pasquale Della Ragione, Lorenzo Gobbi, Alberto Mori, Davide Nota, Marco Pacioni, Angela Passarello, Maria Pia Quintavalla, Fabio Scotto, Franco Falasca, Francesca Monnetti, Maurizio Solimine, Fausta Squatriti, Giancarlo Stoccoro, Enzo Campi, Paolo Donini, Rita Florit, Gian Paolo Guerini, Giuseppe Nava, Alessio Alessandrini, Angelo Andreotti, Davide Argnani, Maddalena Capalbi, Annamaria Ferramosca, Angela Greco, Lia Rossi, Antonella Taravella, Giovanni Campi, Primerio Bellomo, Antonino Contiliano, Lia Cucconi, Anna Maria Dall’Olio, Adelio Fusé, Stefano Iori, Roberto Perotti, Renzo Piccoli, Gregorio Tenti, Roberto Valentini, Emanuele Canzaniello, Stefania Negro, Rosa Salvia, Stefania Simeoni, Pietro Antonio Bernabei, Mario Campanino, Chiara De Luca, Loredana Lacroix Prete, Mara Mattoscio, Gregorio Muzzì, Enea Roversi, Liliana Ugolini & Vincenzo Lauria, Silvia Del Vecchio, Giuseppe Gorlani, Marco Nuzzo

*

Il programma completo qui

http://www.anteremedizioni.it/files/file/Programma%20Forum%202015-completo_2.pdf

 

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Tu se sai dire dillo – IV Edizione

27 giovedì Ago 2015

Posted by enzocampi61 in Bologna in lettere, Coabitazioni, critica letteraria, Enzo Campi, Eventi, Festival di letteratura contemporanea, Letteratura contemporanea, Letteratura Necessaria, poesia

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agit-prop-poetry, Alessandro Brusa, Andrea Inglese, Antonio Devicienti, Biagio Cepollaro, Bologna in lettere, Christian Tito, coabitazioni, critica letteraria, Enea Roversi, Enzo Campi, Eugenio Gazzola, Eventi, Festival di Letteratura, Festival di Poesia, Filosofia, Francesca Del Moro, Francesco Forlani, Francesco Tomada, Gianni Montieri, Gianni Sassi, Giorgio Mascitelli, Giovanni Cospito, Giulia Niccolai, Giuliano Mesa, Giusi Drago, Italo Testa, Jacopo Galimberti, Jacopo Ninni, L'Arcolaio editore, Letteratura contemporanea, Lucio Fontana, Luigi Di Ruscio, Mario Giusti, Mario Sboarina, Martina Campi, Massimiliano Damaggio, Milano Poesia, Milanopoesia, Nadia Augustoni, Nino Iacovella, Poesia, Poesia concreta, Poesiadafare, Poetiche del pensiero, Recital, Ricognizioni artistiche, Rita Galbucci, Segnali, Segni, Sistemi d'attrazione, Sonia Lambertini, Spazio Ostrakon, Tu se sai dire dillo, vincenzo frungillo, William Xerra

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TU SE SAI DIRE DILLO

Quarta edizione

 

17-18-19 settembre 2015

Galleria Ostrakon

via Pastrengo 15, Milano

 

La rassegna Tu se sai dire dillo, ideata da Biagio Cepollaro e giunta alla quarta edizione, è dedicata alla memoria del poeta Giuliano  Mesa, scomparso nel 2011.

A leggere le sue poesie, oltre a Biagio Cepollaro, vi sarà anche Andrea Inglese.  Quest’anno i temi saranno: l’esperienza di Milanopoesia(1983-1992) raccontata da Eugenio Gazzola e da alcuni protagonisti come l’artista William Xerra, la poetessa Giulia Niccolai e dall’organizzatore Mario Giusti; il festival dei nostri anni  Bologna In Lettere a cura di Enzo Campi ; l’Artventure parigina di Lucio Fontanaricostruita da Jacopo Galimberti, l’opera elettronica di Giovanni Cospito eseguita al Teatro Verdi, situato proprio di fronte allo Spazio Ostrakon.

E ancora avranno spazi dedicati: la figura unica diventata leggenda del poeta-operaio Luigi Di Ruscio tratteggiata da Christian Tito; la nascita del blog  Perigeion e i poeti Massimiliano Damaggio, Antonio Devicienti, Nino Iacovella, Gianni Montieri , presentati da Francesco Tomada, e infine, la poesia di Nadia Augustoni, Giusi Drago, Francesco Forlani, Vincenzo Frungillo, Italo Testa e la prosa di Giorgio Mascitelli.

*

Programma completo

17 Settembre, Giovedì

 

ore 18.00

 Biagio Cepollaro e Andrea Inglese leggono Giuliano Mesa

ore 18.30

 L’artventure parigina di Lucio Fontana a cura di Jacopo Galimberti

ore 19.30

Le poesie di:

Nadia Augustoni

Giusi Drago

Francesco Forlani

Vincenzo Frungillo

Italo Testa

 

I racconti di :

Giorgio Mascitelli

ore 20.30

Intervallo

ore 21.00  Il pubblico è invitato a spostarsi al Teatro Verdi, di fronte allo Spazio Ostrakon

Opera elettronica di Giovanni Cospito su testi di Biagio Cepollaro

 

*

18 Settembre, Venerdì

ore 18.00

Gli anni di Milanopoesia

a cura di Eugenio Gazzola

 

Saranno presenti:William Xerra, Giulia Niccolai, Mario Giusti

 

ore 19.30

Intervallo

ore 20.00

 

Lettere dal mondo offeso: per Luigi Di Ruscio

a cura di Christian Tito

 

Letture dal romanzo epistolare

Proiezione video

Testimonianze

 *

19 Settembre, Sabato

ore 18.00

Perigeion e i poeti

a cura di Francesco Tomada

 

Massimiliano Damaggio

Antonio Devicienti

Nino Iacovella

Gianni Montieri

Francesco Tomada

 

ore 19.30

Intervallo

 

ore 20.00

Il presente di Bologna in Lettere

a cura di Enzo Campi

“Agit-prop-poetry”, un intervento di Enzo Campi

“Sistemi d’Attrazione”, proiezione di un video montato con i materiali della terza edizione del Festival Bologna in Lettere

“Sì, si può”, recital multimediale con Alessandro Brusa, Martina Campi, Francesca Del Moro, Rita Galbucci, Enea Roversi, Sonia Lambertini, Jacopo Ninni, Mario Sboarina, Enzo Campi

 

 

 

L’immagine in copertina è di Biagio Cepollaro, Predella-Dittico, dipinto su due pannelli. Tecnica mista su mdf, cm 80 x 50 complessivi,2009.Coll privata, Milano

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Libera Occupazione Poetica – 21 Marzo – Torino

18 mercoledì Mar 2015

Posted by enzocampi61 in Babel, Coabitazioni, Enzo Campi, Esistenze e Resistenze, Eventi, Filosofia, Letteratura contemporanea, Letteratura Necessaria, poesia, Poesia concreta, Poetiche del pensiero, Ricognizioni

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LIBERA OCCUPAZIONE POETICA è l’incontro collettivo che si terrà sabato 21 marzo 2015 a Torino, nella sede dell’Unione Culturale Antonicelli (Via Cesare Battisti, 4/b) a partire dalle 17.30. Presentiamo qui alcuni materiali che hanno contribuito alla preparazione di questo incontro. Quest’ultimo si è articolato intorno a quattro eventi principali: installazione + riflessione + manifesti + lettere. Eventi che corrispondono ad altrettanti modi di fare poesia possibilmente al di fuori, o al limite, dello specifico poetico.

LIBERA OCCUPAZIONE POETICA,

che vuol dire, se prendiamo i due ultimi termini, mestiere poetico, inerente alla poesia, ed è il lato derisorio della formula. In Italia, più che in qualunque altro paese d’Europa, l’attività poetica non può essere considerata degna non solo di un interesse mercantile (non produce profitto), ma neppure di un sostegno istituzionale (denaro pubblico per la poesia!!!!).

Così non è altrove, dall’Islanda alla Romania, chissà per quali atavismi, esistono istituzioni che sostengono con un certa capillarità e sistematicità l’attività poetica. (In Italia si è probabilmente convinti di avere già tutta la cultura di cui si ha bisogno: si vive sulle antiche riserve, perché mai guardare al futuro?) Per cui, verrebbe voglia di disertare puntuali una “giornata mondiale della poesia”, se celebrata sul suolo patrio.

Il derisorio mestiere del poeta però è anche “libero”, e lo è in un senso non banale: nessuno chiede al poeta di scrivere quello che scrive. Vi è qualcosa di fuori fase, fuori tempo, fuori contratto nella comunicazione poetica, e questa dimensione, se davvero accolta, costituisce una rara posizione di forza di fronte alla miseria del discorso dominante, quello per cui, senza profitto, non c’è realtà, ed è quindi necessario essere realisti, ossia capitalisti, perché solo nel capitalismo il reale prende piede e al di fuori di esso non ci sono che vuote chimere.

Ben installata nell’irrealtà in cui tutto il realismo capitalistico l’ha relegata, la poesia può cominciare ad avere un suo margine di manovra: possiamo allora esplorare un significato ulteriore della formula iniziale. Possiamo procedere a un’OKKUPAZIONE POETIKA di spazio e di tempo, un’occupazione libera di spazio-tempo. E questo vuol dire imparare da quanto la scrittura poetica ci ha insegnato, e prolungare quel gesto, sconfinare dal foglio, o considerare una forma d’inscrizione più ampia, di scala maggiore, che vada dall’individuale al sociale, dalla bidimensionalità del testo stampato alla tridimensionalità dei corpi vocianti e semoventi nello spazio. Non perché si pretenda avanguardisticamente di cambiare il mondo o liberare la vita. Basterebbe impegnarsi a modificare, a rivoluzionare, tre o quattro abitudini, e con una certa regolarità. Abitudini individuali e collettive. Ma come?! Avete celebrato sull’altare della sacra crescita economica ogni forma di precarietà e flessibilità lavorativa, e poi pretendente che i nostri riti sociali, culturali, comunicativi siano sempre gli stessi, rassicuranti e prevedibili? Invece a noi va di occupare poeticamente quei riti, ossia c’interessa creare rumore, interferenza, perturbazione, e anche inutile, gratuita, insensata festa.

Andrea Inglese

*

L’Unione Culturale Franco Antonicelli organizza le prime iniziative culturali
del progetto Liberazioni del nuovo Polo del 900

LIBERA OCCUPAZIONE POETICA
La giornata mondiale della poesia all’Unione Culturale
Sabato 21 marzo 2015
Via Cesare Battisti, 4/b – Torino
(ingresso libero e gratuito)

⇓⇓⇓

Programma

17.30-18.30
Inaugurazione della mostra Descrizione del mondo
Si tratta di un’installazione collettiva di oggetti-reperti (pagine di libri, fotografie, fogli scritti e disegnati a mano, registrazioni audio) del modo “analogico” di descrivere il mondo. Ogni descrizione del mondo è sempre, contemporaneamente, una sua complicazione, un’estensione materiale, una stratificazione ulteriore. A questa impresa contribuiscono poeti e artisti da tutta Italia. La mostra, inaugurata attraverso letture e performance, durerà fino all’estate e sarà aperta al pubblico. Si prevede l’invio di opere da parte di Mariasole Ariot, Nanni Balestrini, Dario Bellini, Carlo Bordini, Alessandro Broggi,Lorenzo Casali, Alessandra Cava, Gianluca Codeghini, Elisa Davoglio, Carlo Dell’Acqua,Francesco Forlani,  Marco Giovenale, Mariangela Guatteri, Andrea Inglese, Giulio Lacchini, Antonio Loreto, Giulio Marzaioli, Francesca Matteoni, Luciano Mazziotta,Simona Menicocci, Manuel Micaletto, Renata Morresi, Bruno Muzzolini, Vincenzo Ostuni,Davide Orecchio, Mattia Paganelli, Vittorio Passaro, Enrico Passetti, Chiara Pergola, Stefano Piva, Nicola Ponzio, Gabriella Presutto, Andrea Raos, Micol Roubini, Jennifer Scappettone, Beppe Sebaste, Gianluca Stazi, Fabio Teti.
↓
18.30-19.30
Estranei al mondo: a cosa servono i poeti?
Discussione con Paolo Costa (filosofo), Italo Testa (poeta e filosofo), Andrea Inglese (poeta).
Introduce Enrico Donaggio.
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20.00-21.00
Banchetto poetico
Lettura di manifesti, versi, inni al piacere del cibo e della convivialità. Si prevede la partecipazione diGabriella Giordano & Livio Borriello (Mettre en pratique la Poésie), Cocina Clandestina (Francesco Forlani e Marco Fedele)  e Don Pasta, Enrico Remmert e Luca Ragagnin, Pino Tripodi & Giorgio Mascitelli.
↓
21.30
Manifesti per il XXI secolo
La poesia al potere, chiaroveggente e profetica, con la più grande libertà, in versi come in prosa, attraverso un sonetto o una performance, con il supporto di materiale video e sonoro o il proprio strumento di fonazione naturale. Si prevede la partecipazione di Massimo Rizzante, Biagio Cepollaro, Beppe Sebaste, Paolo Gentiluomo, Francesca Genti, Enzo Campi, Nikolina Silla, Emanuele Buganza & Compagnia dei Lettori d’Assalto, Marco Giovenale, Beniamino Servino, Raffaele Cutillo.
↓
22.30-23.30
Lettere al Principe
La poesia e il potere, missive a chi, nelle istituzioni e nei governi di questo mondo, in quanto eletti o esperti, dittatori o capi spirituali, in modo legittimo o illegittimo, governa, detta legge, determina i nostri destini, si fa portavoce della parola altrui. Si prevede la partecipazione di Elisa Alicudi, Filippo Balestra, Arsenio Bravuomo, Sergio Garau, Marko Miladinovic, Alexandra Petrova,Alessandra Racca, Giacomo Sandron, Luigi Socci, Sparajurij

↓

00.00
Notte cinematografica
a cura del Centro Culturale La Camera Verde – Roma

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Microfono aperto per sostenere Bologna in Lettere

14 sabato Mar 2015

Posted by enzocampi61 in Bologna in lettere, Coabitazioni, Eventi

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Tag

Bologna, Bologna in lettere, Cortometraggi, critica letteraria, Elio Pagliarani, Enzo Campi, Festival multidisciplinare di Letteratura Contemporanea, Filosofia, Focus, Letteratura, Letteratura Necessaria, narrazioni, Patrizia Vicinelli, Performance, Pier Paolo Pasolini, Poesia, Poesia ad Alta Voce, Poesia Visiva, Prosa, Reading, Recital, Saggistica, Scritture, Scritture del nuovo millennio, Sistemi d'attrazione, Spazio 100300 cafè, Video-Arte

foto evento 3

 

Microfono aperto per sostenere BIL.
Reading di auto-finanziamento per “Bologna in lettere”, festival multidisciplinare di letteratura contemporanea (Bologna, maggio 2015).

Nel quadro delle iniziative volte a finanziare il festival, lo staff di Bologna in Lettere organizza un open mic a offerta libera per la serata di sabato 14 marzo, a partire dalle ore 19 presso lo spazio 100300 (via Centotrecento 1a) a Bologna.

I partecipanti all’iniziativa avranno a disposizione il microfono per circa sette minuti e, se lo desiderano, l’accompagnamento di Mario Sboarina alla tastiera, per leggere le proprie opere o testi altrui.

In occasione dell’evento sarà anche possibile acquistare alcuni libri messi a disposizione dagli autori di Bologna in Lettere e il cui ricavato sarà utilizzato per finanziare il festival.

Bologna in Lettere è un festival multidisciplinare di letteratura contemporanea la cui terza edizione avrà luogo il prossimo maggio, articolandosi in tre fine settimana (15/16; 22/23; 29/30).

Il festival, che quest’anno prevede una maratona poetica in vari luoghi e approfondimenti su Pasolini, Pagliarani e Vicinelli, si è sempre caratterizzato per l’interesse dedicato alla poesia, per l’apertura a voci molteplici provenienti da tutta Italia e non solo, e per la varietà dei linguaggi e delle contaminazioni con altre arti. Riteniamo si tratti di un appuntamento importante per la nostra città e un’occasione preziosa per diffondere la parola poetica.

Per ulteriori informazioni sul festival

https://boinlettere.wordpress.com/
https://www.facebook.com/BolognaInLettere
https://www.facebook.com/groups/973708872640682/

 

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Messmer – uno spettacolo

28 venerdì Nov 2014

Posted by enzocampi61 in Coabitazioni, Eventi, Letteratura contemporanea, Letteratura Necessaria, poesia, Poesia concreta, Ricognizioni

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Associazione Ca' Rossa, Carlo Pastore, Enrico Guerzoni, Francesca Ballico, Messmer, Nicola Barzanti, Patrizia Vicinelli, Teatro delle Moline, Vincenzo Scorza

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MESSMER

di Patrizia Vicinelli
con Francesca Ballico 
violoncello Enrico Guerzoni
elettronica Vincenzo Scorza
immagini Carlo Pastore e Nicola Barzanti
organizzazione Maurizio Sangirardi 

produzione Associazione Ca’ Rossa

TEATRO DELLE MOLINE – Via delle Moline – Bologna
Giovedì 27 e venerdì 28 h.20.30 – Sabato 29 h.20.00 – Domenica h.16.30 (posti limitati si consiglia prenotazione)

Messmer è un romanzo breve dai forti tratti autobiografici, un monologo interiore che si sviluppa in un gioco di travestimenti ironici e improvvisi affondi poetici. Il titolo rimanda ai primi esperimenti di messmerismo: nel ricordo allucinato, in una sorta di autoipnosi, affiora una Bologna aggrovigliata in portici, nascosta in angoli bui, tra spacciatori di piccolo calibro e equivoci amanti dei servizi segreti americani. Un lascito testamentario della poetessa già ammalata di HIV che racconta la sua resistenza a denti stretti, spiando il mondo dalle fessure di una tapparella per non far vedere che si sta piangendo. Uno spirito eroico, questa Messmer in cui si traveste l’autrice, alla ricerca costante di una parola poetica, contro l’aridità, il calcolo, il conformismo impietoso. La sua Bologna, ritorta tra le ombre dei vicoli, brulica di personaggi irridenti e goffi, teneramente comici nella loro ostinazione trasgressiva che prendono le forme ipertrofiche di sagome ingigantite nella proiezione deformata del fumetto. Il magico bestiario antropomorfo è a cura di Carlo Pastore e Nicola Barzanti. Le atmosfere rock e jazz sono composte da Enrico Guerzoni al violoncello elettrico e elaborate dal suono di Vincenzo Scorza. Uno spettacolo di Francesca Ballico per Associazione Ca’ Rossa

 

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Patrizia Vicinelli – La poesia e l’azione

27 giovedì Nov 2014

Posted by enzocampi61 in Coabitazioni, critica letteraria, Eventi, poesia, Ricognizioni

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Biblioteca Ilaria Alpi, Daniela Rossi, Jonida Prifti, La poesia e l'azione, La Repubblica dei poeti, Patrizia Vicinelli, Poesia, Poesia concreta

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GIOVEDÌ 27 NOVEMBRE, ORE 17:00
BIBLIOTECA INTERNAZIONALE ILARIA ALPI
VICOLO DELLE ASSE 5, PARMA

Daniela Rossi e Jonida Prifti – poetessa, performer e studiosa di letteratura contemporanea – vi invitano a una serata dedicata alla poetessa Patrizia Vicinelli. L’evento consisterà nella presentazione del libro “Patrizia Vicinelli. La poesia e l’azione” seguita dalla proiezione di un video omaggio tratto dall’archivio de “La Repubblica dei Poeti”. L’evento rientra nella “Settimana della Cultura Albanese” ed è organizzato in collaborazione con il forum degli studenti “Scanderbeg Parma”. Ingresso libero.

“Patrizia Vicinelli. La poesia e l’azione”
http://www.onyxebook.com/prodotto/patrizia-vicinelli-la-poesia-e-lazione/

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Di & con Daniele – Per Massimiliano Chiamenti

26 mercoledì Nov 2014

Posted by enzocampi61 in Eventi, Letteratura contemporanea, poesia, Ricognizioni, Uncategorized

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Alessandro Brusa, Di & con Daniele, Eventi, Francesca Del Moro, Lorenzo Romanazzi, Mario Sboarina, Massimiliano Chiamenti, Oralità e poesia, Performance, Reading, Spazio 100300

xx cc

 

Sabato 29 novembre, alle ore 19 presso il locale 100300, in via Centotrecento 1 a Bologna, verrà ricordato il 47° compleanno di Massimiliano Chiamenti con una performance poetico-musicale ispirata al poemetto inedito “Di &con Daniele”.

A seguire microfono aperto per letture e ricordi di Massimiliano.
Regia: Francesca Del Moro
Voci recitanti: Alessandro Brusa, Lorenzo Romanazzi.
Musica: Mario Sboarina

“non piangi quasi mai
ma per tua fortuna e mia
a volte lo fai ci riesci
così bambino
dolcissimo tu a volte
ancora più bello e tenero se possibile
e così improvvisata goffa e maldestra
come mamma consolatrice io
possibile
che in certi momenti quando pur di distrarti o consolarti
mi dimentico perfino della mia crisi di astinenza cronica
e
vorrei mostrarti quanto unico è tutto questo
e quanto poeta io sono se poi lo sono
non esistano
parole più forti e originali
che il logoro
“ma non sai quanto ti amo”?”

Massimiliano Chiamenti (Firenze 1967-Bologna 2011) è stato poeta, filologo e cantante/performer.
A partire dal 1993, ha pubblicato svariate raccolte di poesia: Telescream (Cultura Duemila, 1993), User-friendly (David Seagull productions, 1994), x/7 (Dadamedia, 1995), p’t (post) (Gazebo, 1997), Schedule (City Lights Italia, 1998), Maximilien (City Lights Italia, 1999), e (autopubblicazione, 2000), songs of being and not being here (autopubblicazione, 2001), 30 slide poems (autopubblicazione, 2002), rhythms 2003 (autopubblicazione, 2003), le teknostorie (Edizioni Segreti di Pulcinella, 2003, Zona, 2005), free love (Giraldi, 2007), adel & c. (Fermenti, 2008), paperback writer (Gattogrigio Editore, 2009) evvivalamorte (Le Càriti, 2011), egiemme (Polìmata, 2011) e l’antologia di racconti Scherzi?(Giraldi, 2009). Nel 1995 ha ricevuto il premio “Città di Corciano” da Edoardo Sanguineti. Alcune delle sue poesie sono apparse sulle riviste “Alias”, “Argo”, “Forum Italicum”, “Gradiva”, “Idioteca”, “Italian Poetry Review”, “mumble:” e “Semicerchio”.
Sospese tra la narrativa, la poesia classica e la canzone, le sue poesie in versi liberi affrontano con un linguaggio diretto e una sfrontata sincerità temi quali il sesso, la droga, l’emarginazione e le molteplici forme della barbarie contemporanea.
Su commissione di City Lights, ha tradotto poesie di Lawrence Ferlinghetti, Ed Sanders, Anne Waldman e Philip Lamantia.
In qualità di studioso, si è occupato di filologia italiana e romanza, studiando in particolare testi di Dante Alighieri, Giacomo Leopardi e Pier Vittorio Tondelli. Le sue numerose pubblicazioni scientifiche includono i volumi Dante Alighieri traduttore (Le Lettere, 1995) e numerosi articoli sul personaggio dantesco Jacopo Rusticucci (“Lingua Nostra”, 1997), e sull’attribuzione a Dante della canzone trilingue “Ai faus ris” (“Dante Studies”, 1998, “L’Alighieri”, 2009).
Ha collaborato all’edizione on-line del vocabolario dell’Accademia della Crusca. Ha curato le edizioni critiche del Comentum di Pietro Alighieri alla Divina Commedia (University of Arizona Press, 2002) e delle canzoni del troviero francese Colin Muset (Carocci, 2005).
Come cantante è stato membro delle band Emme, Honey Please, Delidoz, e più recentemente ha contribuito a lanciare il progetto “Antagonia”. Dal 1990 al 2011 si è esibito come lettore/performer delle sue poesie, spesso avvalendosi della collaborazione di musicisti.

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Forum Anterem 2014 – Di un altro dire

09 domenica Nov 2014

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Anterem, Biblioteca Civica di Verona, critica letteraria, Di un altro dire, Eventi, Filosofia, Flavio Ermini, Poesia, Poesia concreta, Poesia contemporanea, Premio Lorenzo Montano 2014, Ranieri teti, Reading, Saggistica, Spazio Nervi

forumanterem

Forum Anterem 2014

Di un altro dire

Premio Lorenzo Montano XXVIII edizione

Biblioteca Civica di Verona

Spazio Nervi

 

 

Sabato 15 novembre

 

 

ore 14.00

IL DIRE POETICO E GLI STRUMENTI CRITICI

Poesie, prose e saggi degli autori finalisti al Premio Montano

Parte prima

Primerio Bellomo, Pietro Antonio Bernabei,

Giovanni Campi, Martina Campi, Alessandro Catà, Silvia Comoglio,

Romano Morelli, Michele Porsia, Sofia Demetrula Rosati,

Greta Rosso, Luigi Severi

Riflessioni critiche della redazione di “Anterem”

Giorgio Bonacini, Rosa Pierno

Commenti musicali per pianoforte

Francesco Bellomi

A cura di Ranieri Teti

 

 

ore 15.30

OMAGGIO A TITO MANIACCO

(Udine 1932 – 2010)

Poesie per il XX secolo

Interventi

Marina Giovannelli

Luigi Reitani

A cura di Flavio Ermini

 

 

ore 16.00

IL DIRE POETICO E GLI STRUMENTI CRITICI

Poesie, prose e saggi degli autori finalisti al Premio Montano

Parte seconda

Alessandro Broggi, Enzo Campi, Rita Florit,

Simone Zafferani, Paola Zallio

Riflessioni critiche della redazione di “Anterem”

Mara Cini, Marco Furia

Commenti musicali per pianoforte

Francesco Bellomi

A cura di Ranieri Teti

 

 

ore 16.30

SUL CREPACCIO

Premiazione di Luigi Reitani

vincitore del Premio speciale della Giuria “Opere scelte”

Patrocinio: Regione Veneto

Presentazione

del volume di Luigi Reitani

Nel crepaccio. Riflessioni/traduzioni, Anterem Edizioni, 2014

con un saggio critico di Gabriella Caramore

Luigi Reitani dialoga con Gabriella Caramore

Musica originale per pianoforte di Francesco Bellomi

dedicata all’opera vincitrice

A cura di Flavio Ermini e Ranieri Teti

 

 

ore 17.00

I VINCITORI DEL PREMIO MONTANO

Premiazione

Viviana Scarinci per “Raccolta inedita”

Patrocinio: Comune di Verona – Biblioteca Civica di Verona

Mauro Caselli per “Opera edita”

Patrocinio: Assessorato alla Cultura della Provincia di Verona

Silvia Tripodi per “Una poesia inedita”

Patrocinio: Prima Circoscrizione di Verona

Massimo Donà per “Una prosa inedita”

Patrocinio: Associazione Anterem

Riflessioni critiche

Giorgio Bonacini, Mara Cini, Marco Furia, Rosa Pierno

Musiche originali per pianoforte di Francesco Bellomi

dedicate alle opere vincitrici

A cura di Ranieri Teti

 

 

ore 18.00

L’ULTIMA PAROLA

I poeti finalisti e vincitori

del Premio Lorenzo Montano

leggono la loro più recente poesia

A cura di Flavio Ermini e Ranieri Teti

 

 

Domenica 16 novembre

 

 

ore 11.00

POESIA IN CONCERTO

Musiche originali del collettivo di compositori e interpreti

Motocontrario Ensemble su testi poetici e filosofici della rivista “Anterem”

e dei vincitori del Premio Lorenzo Montano

Compositori

Marco Longo su testo di Madison Morrison

Andrea Mattevi su testo di Silvia Tripodi

Motocontrario Ensemble su testo di Mauro Caselli

Raul Masu su testo di Lou Reed

Valentina Massetti su testo di Massimo Donà

Cosimo Colazzo su testo di Luigi Reitani

Motocontrario Ensemble su testo di Viviana Scarinci

Motocontrario Ensemble

Baritono: Giovanni Todaro

Voci recitanti: Valentina Massetti, Giovanni Todaro

Sassofoni: Emanuele Dalmaso – Tromba: Riccardo Terrin

Pianoforte a quattro mani: Marco Longo, Antonio Fracchetti

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