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Tra empatia e sacrificio – La forza e le forzature in Mona Lisa Tina

28 mercoledì Nov 2018

Posted by enzocampi61 in Arte contemporanea, Coabitazioni, Eventi, Filosofia, Il Baratto, Poetiche del pensiero, Saggistica, Uncategorized

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animalìe, Arte contemporanea, Azioni, Azionismo, Critica, empatia, Enzo Campi, Eventi, figure, Filosofia, forzature, forze, immanenza e trascendenza, in silenzio a voce alta, L'albero delle bugie, letture, Mona Lisa Tina, Performance, Registri tensivi, riflessioni, sacrificio, Saggistica, testi, video, volontà di potenza

 

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Tra empatia e sacrificio.

La «forza» e le «forzature» de L’albero delle bugie

 

 

Credo che sia opportuno, in prima istanza, introdurre un concetto personalizzato di «forza» e soffermarsi sulle sue accezioni, ovvero sulle possibilità che derivano dai suoi campi semantici. Che cos’è la forza? La forza è un’azione che invade e modifica uno spazio o comunque una porzione di esso. Nell’esercizio di questa azione è insita una prerogativa di potenza. L’uomo e l’animale usano la potenza, anche come esercizio di potere, per rappresentare il proprio corpo attraverso dei movimenti. Ci sono qui diverse tipologie di forza. Intanto la violenza esercitata sull’animale . E qui l’animale è sottoposto alla potenza dell’umano. Poi la violenza che l’umano altro (l’artista) riversa verso-di-sé auto-imprigionandosi. E qui la volontà di potenza entra in un sistema interpretativo decisamente articolato, vuoi solo perché l’umano si rende simile all’animale: accompagna l’animale al sacrificio e si rende egli stesso sacrificabile.

L’albero delle bugie è, per certi versi (non disdegnate l’accezione del «verso» come «suono»), un’obbligazione alla forza e alla forzatura. Il piede che dovrebbe fomentare la danza è «forzato» in una chiusura metallica, un collare, una cavigliera che trasforma – gioco forza – l’essere umano in un forzato, in un prigioniero. E lo status della prigionia è, a tutti gli effetti (anche qui non disdegnate accezioni effettuali legate alla scena o proiettate verso una scena-di-sé che, per poter esistere, deve nutrirsi dell’altro), un’obbligazione: ci si consegna ad una costrizione o, se preferite, si è costretti a consegnarsi.

Cosa consegna e in/a cosa si consegna l’essere umano?

Consegna la sua parte umana all’animale e si consegna alla dicotomia vita-morte attraverso l’idealizzazione di una «fratellanza» con esso. L’umano è così sottoposto ad una forza, diventa cioè l’immagine in movimento di  una forzatura: una presenza – quasi fantasmatica seppur concreta – di luce (il bianco è la luce dell’empatia e della comunione) che avanza a tentoni nello spazio ove si consuma la restituzione auditiva e straziante della «voce ultima», del verso che anticipa la morte, del suono in cui viene emblematizzato l’ultimo guizzo dell’animale. Questa forzatura è innanzitutto una «chiusura» e una «costrizione», e questo avviene  prima ancora che le due prerogative – tramite la riconciliazione dei contrari – si trasformino nell’«apertura» e nella «liberazione».

Nella lenta (e forzata) processione «rituale» vengono distribuite nello spazio le linee metamorfiche e empatiche della commistione tra umano e animale, dove l’idea di «rendersi simile» all’altro è peculiarità imprescindibile non tanto per l’abolizione quanto per la co-abitazione delle «distanze», sia elettive che propriamente fisiche. Ed è così che l’umano viene detenuto in un campo ideale e idealizzato, ma al contempo detiene l’investitura per la trasmissione di un messaggio attraverso dati sensibili.

Ci sarebbe da chiedersi se  la prigionia dell’umano equivale alla prigionia dell’animale. Se si ragiona attraverso campi semantici volti ad estendere la concettualizzazione verso le figure che dovrebbero significarla e rappresentarla, si potrebbe dire che l’animale si apre all’umano «attivo» (performer) e all’umano «passivo» (pubblico) liberando il suo urlo straziante. Paradossalmente, ma nemmeno più di tanto, l’apertura si trasforma nella voce della morte che è in procinto di figurare il suo aver-luogo, il suo essere segno-del-luogo. Figurazioni di questo tipo sono segni semantici: le tracce (si potrebbe dire il calco o la marca o, per restare in tema, il marchio) lasciano per l’appunto il segno. Questo segno  si distingue non in quanto tale ma nella successiva indistinzione del connubio empatico tra umano e animale. Ed è anche per questo che l’umano, una volta forzato e costretto nel metallo della prigionia, dopo essersi reso «simile» all’animale, si conduce verso il patibolo, ideale e idealizzato, ove consumare il suo inno alla vita.

Un inno alla vita che celebra la morte?

Un altro paradosso, solo apparente, che lavora sui contrari per mettersi in gioco in prima persona. Certo, si potrebbe anche rovesciare, sovvertire, pervertire l’idealizzazione indirizzando il gesto verso la vita considerando il canto rituale come un inno per la morte. Ma in realtà l’inno si dà e accade in-luogo-della-morte, celebra cioè la vita per conto della morte. Ed è forse questa l’eccedenza, anche metafisica se vogliamo, che conferisce grandezza  e significanza all’atto performativo. Il canto diventa il tramite per l’ospitalità dell’animale in sé e si dà attraverso quello che si può considerare come un atto d’amore. Per questo non è urlato a squarciagola, anzi si potrebbe definire silenziato. Ma anche qui i piani e i livelli sono decisamente plurimi e stratificati. Rubando il titolo di un volume critico di Jean-Luc Nancy e Georges Didi-Hubermann sul lavoro di Claudio Parmiggiani, mi verrebbe da dire che le azioni di Mona Lisa Tina avvengono “in silenzio a voce alta”. Sempre sulla falsariga o, se preferite, sulle linee di intercomunicazione tra i contrari, l’urlo vive e si amplifica, in nuce, proprio nel silenzio. E il silenzio è, per così dire, espressione prima e precipua dell’urlo. C’è corrispondenza e reversibilità tra l’urlo e il silenzio, così come avviene del resto tra la vita e la morte. La riconciliazione dei contrari è uno dei principali dispositivi di comunicazione messi in atto da Mona Lisa Tina.

In questa performance c’è una tripla comunicazione, una tripla trasmissione di dati sensibili, un triplo dono. Mona Lisa Tina, dopo aver ricevuto in sé la voce e l’anima dell’animale si offre all’impatto con il «fuori» a patto che ci sia un gesto di ritorno. Non a caso l’interazione con il pubblico (che prima abbiamo definito passivo nella fruizione dell’urlo e della figurazione sacrificale  dell’animale, e che adesso ridefiniamo attivo nel ricevimento di una concreta tangibilità da parte dell’artista) avviene attraverso un contatto ravvicinato. La parte conclusiva di questa performance, in cui ogni spettatore riceve un bacio sulle labbra da parte della performer, ne rappresenta l’occorrenza più evidente, creando o comunque gettando le basi per una situazione sintonica e simbiotica che travalica la mera rappresentazione per deterritorializzarsi su piani e livelli più strutturati: l’ennesima apertura-di-sé verso l’altro, l’ennesima offerta-di-sé all’altro, l’ennesimo ricevimento dell’altro in sé.

Ciò che Mona Lisa Tina offre all’esterno è una chance, una possibilità di ridefinizione della comunicazione. (Enzo Campi)

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Mona Lisa Tina

L’albero delle bugie

L’ALBERO DELLE BUGIE è un progetto performativo ampio, appositamente pensato per gli spazi del Macro Testaccio di Roma. Esso ha accolto riflessioni legate al mistero della vita e della morte, nonché alle radici culturali dell’individuo e all’identità specifica del luogo, aspirando altresì a far emergere, nell’atto performativo tra artista e presenti, un momento di emotiva e simbolica comunicazione con l’ “Altro”.

La performance è stata presentata il 13 Aprile 2016 in occasione dell’inaugurazione del Premio Fondazione Vaf, VII edizione.

Il progetto si sviluppa in due fasi interdipendenti. Nella prima parte, il pubblico è invitato a sostare nella soglia del padiglione museale, in una dimensione di attesa apparentemente immotivata che si fa particolarmente estraniante e forse anche difficile da sostenere.

Durante quell’attesa l’unica cosa che ascolta è l’audio diffuso che trasmette gli echi della sofferenza degli animali durante il processo di uccisione e di macellazione.  Da lontano si intravede l’artista che si dirige verso il pubblico e quindi verso l’entrata del Padiglione: procede molto faticosamente come se qualcosa le impedisse di camminare liberamente L’artista, scalza e vestita di bianco ha nel collo dei piedi un paio di cavigliere bloccanti, come quelle da bestiame, che a loro volta costituiscono una struttura ramificata composta da una serie di campanacci di varie dimensioni.  Sarà lei la prima ad oltrepassare la soglia seguita dal pubblico.

Nel box assegnatole è proiettato, per pochi minuti, il video della macellazione da cui ha avuto origine l’audio diffuso. La performer si inginocchia di fronte ad esso, come se volesse chiedere perdono a tutti coloro che hanno subito e continuano a subire torture e violenze, in qualunque forma esse si manifestino, e di fronte a tanta atrocità risponde intonando dolcemente e sommessamente un canto d’amore popolare della sua tradizione.

Alla morte l’artista risponde con la vita (il suo canto desidera anche purificare l’identità del luogo essendo il Macro un ex macello bovino e suino).

Finito il brano e conclusosi il video, una persona da lei scelta, silenziosamente aiuterà l’artista ad alzarsi e la libererà dalla struttura ramificata; le laverà i piedi in un gesto simbolico importante perché essi sono la sede in cui vengono collocate idealmente le radici identitarie di ogni cultura.

L’atto del lavare i piedi partecipa, insieme ai gesti eseguiti nella prima parte del progetto, ad un processo trasformativo più ampio che consentirà di realizzare una sorta di catarsi identitaria. l’Arte, quale che sia la sua forma espressiva, continuamente propone strategie di sopravvivenza creative che permettono la riflessione e il cambiamento.

A questo punto sullo schermo viene proiettata l’immagine di un grande e universale  albero genealogico. Questa struttura si pone in relazione all’immagine dell’albero e appare come una sorta di estensione, delle sue stesse radici.

In un’atmosfera di silenzio rispettoso e amorevole energia ha inizio la fase conclusiva della performance. L’artista, teneramente consegna ad ogni singolo partecipante un bacio sulle labbra e unisce, volta per volta le mani di tutte le persone che accoglieranno  quel gesto.

L’azione del baciare nelle sue molteplici interpretazioni, in questo caso specifico, non ha niente di erotico o di seduttivo, ma amplifica il senso di comunione e di vicinanza affettiva –l’unica risorsa che gli esseri umani hanno per superare  e riscattare i conflitti e gli orrori di crimini  antichi e di quelli tutt’ora in atto in molti paesi del mondo .

La performance si conclude quando l’artista avrà baciato e unito, mano nella mano, tutti i presenti.

In una dimensione di grande coinvolgimento emotivo e di fiducia positiva tornerà ad inginocchiarsi di fronte al pubblico, come gesto di ringraziamento per la sacralità (laica) che ogni essere umano ha in sé, partecipante prezioso e irripetibile nelle sue peculiarità di una collettività universale (Mona Lisa Tina).

 

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2 anni 2 – Letteratura Necessaria – Azione 44 – Bologna

12 martedì Nov 2013

Posted by enzocampi61 in Babel, Bologna in lettere, Coabitazioni, Emilio Villa, Enzo Campi, Esistenze e Resistenze, Eventi, Filosofia, Il Baratto, Letteratura contemporanea, Letteratura Necessaria, Parabol(ich)e dell'ultimo giorno - Per Emilio Villa, poesia, Poesia concreta, Poetiche del pensiero

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Aggregazione letteraria, Bologna, Letteratura contemporanea, Letteratura Necessaria, Oralità e poesia, Poesia concreta, Reading, Spazio 100300 cafè

base loc festa ln

Sono passati  due anni da quando il 30 Ottobre del 2011, all’insegna di due parole-chiave: condivisione e aggregazione, e sotto l’egida del “fare”, veniva realizzata l’Azione N° 0.

Oggi, in ricchezza e povertà, salute e malattia, al di là dei singoli risultati in termini di quantità, qualità e rispondenza di pubblico, siamo arrivati all’Azione 44.

Nel corso del mese di  dicembre verranno realizzate altre 4 Azioni e chiuderemo l’anno con 48 eventi all’attivo.

Nel corso di questi 2 anni, tra reading, recital, performance, presentazioni di libri singoli e antologie, eventi multidisciplinari, serate tematiche, ecc., abbiamo sperimentato diverse modalità di veicolazione della “cosa” letteraria (tra le quali mi piacerebbe ricordare almeno il “Baratto” la “Critica differita” e “Babel”) e creato alcune estensioni del progetto come il Festival “Bologna in lettere” (una maratona non-stop che nell’arco di una sola giornata si è concretizzata in 21 diversi eventi, con la partecipazione di più di 150 autori).

Ultimo nato, il progetto “Parabol(ich)e dell’ultimo giorno – Per Emilio Villa” che si è sviluppato prima con alcuni step di avvicinamento alla complessa e controversa produzione letteraria, critica e artistica di Emilio Villa, e poi – con l’uscita dell’antologia – attraverso eventi mirati, pensati e costruiti a misura che, dopo le prime uscite pubbliche (Castelfranco Emilia, Milano, Torino, Bologna, Verona), si svilupperanno nel corso del mese di dicembre (Monza, Milano, Roma, Napoli) e continueranno durante tutto l’arco del 2014, alternandosi, come è nostro costume e stile, a reading collettivi dettati da altre tematiche, linguaggi e autorialità.

 

*

 

Ci è sembrato quindi “necessario” pensare e realizzare una sorta di serata celebrativa, una festa letteraria (ma non solo) dove far confluire tutte le idee e le modalità finora espresse, coinvolgendo un nutrito numero di autori.

 

*

Letteratura Necessaria

Azione 44

 

Festa-Reading per i 2 anni di attività di Letteratura Necessaria 

 

Sabato 30 Novembre Dalle 18.00 alle 23.00

Spazio 100300 cafè 

Via Centotrecento 1/a  BOLOGNA

 

 

(l’elenco dei partecipanti al reading è in continuo aggiornamento

e sarà reso pubblico la settimana dell’evento)

 

 

Per l’occasione verrà stampato un volumetto antologico

con contributi di

 

Nadia Agustoni, Marina Pizzi, Carmine De Falco, Gianluca Chierici, Loredana Magazzeni, Jacopo Ninni, Martina Campi, Chiara Baldini, Paola Lovisolo, Andrea Leonessa, Giorgia Romagnoli, Francesco Marotta, Silvia Rosa, Enrico De Lea, Ivan Fassio, Anonimo del prossimo secolo, Luca Ariano, Silvia Secco, Silvia Molesini, Alessandro Brusa, Giorgio Bonacini, Davide Racca, Alberto Mori, Marco Palasciano, Luciano Mazziotta, Alessandro Assiri, Giovanni Campi, Gabriele Xella, Erica Donzella, Sonia Lambertini, Dome Bulfaro, Valerio Grutt, Manuel Cohen, Rita Pacilio, Giuseppe Nibali, Daniele Barbieri, Gerardo De Stefano, Vincenzo Bagnoli, Francesca Del Moro, Lella De Marchi, Valentina Gaglione, Nina Nasilli, Lorenzo Mari, Enea Roversi, Raffaele Guida, Claudia Zironi, Rita Galbucci, Klaus Miser, Valentina Pinza, Raffaele Ferrario, Stefania Crozzoletti, Meth Sambiase, Claudio Bedocchi, Matteo Zattoni, Enzo Campi

 

*

 

https://www.facebook.com/groups/179852888755635/

https://www.facebook.com/pages/Paraboliche-dellultimo-giorno-Per-Emilio-Villa/531127780258414

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Paraboliche dell’ultimo giorno – Bologna – Spazio 100300

06 domenica Ott 2013

Posted by enzocampi61 in Arte contemporanea, Babel, Coabitazioni, Emilio Villa, Enzo Campi, Eventi, Il Baratto, Letteratura contemporanea, Letteratura Necessaria, Parabol(ich)e dell'ultimo giorno - Per Emilio Villa, poesia, Poesia concreta, Poetiche del pensiero, Uncategorized, Voci del Novecento

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Bologna, Dome Bulfaro, Dot.com Press edizioni, Emilio Villa, Enzo Campi, Eventi, Francesca Del Moro, Gabriele Xella, Gian Paolo Guerini, Gianpaolo Contestabile, Giovanna Frene, Le Voci della Luna edizioni, Letteratura Necessaria, Mario Sboarina, Martina Campi, Parabol(ich)e dell'ultimo giorno, Reading, Spazio 100300 cafè

BO 12 def 2

Sabato 12 Ottobre ore 19.00
Spazio 100300
Via Centotrecento 1/a
Bologna

Letteratura Necessaria
Azione 39
Parabol(ich)e dell’ultimo giorno – Per Emilio Villa

con

Gabriele Xella, Francesca Del Moro
Ipotesi solenne

Giovanna Frene
Sestina funebre e altre incombenze

Martina Campi, Mario Sboarina, Enzo Campi
Le mûra di t;éb;é

Gian Paolo Guerini
Du sourire absolu

Il programma della serata comprende
la proiezione del video
La me ga scrito (III)
Con Dome Bulfaro
Regia di Gianpaolo Contestabile

Il volume può essere acquistato scrivendo a

info@dotcompress.it

*

Parabol(ich)e dell’ultimo giorno – Per Emilio Villa
Dot.Com Press – Le Voci della Luna edizioni, 2013
antologia di prosa, poesia e saggistica a cura di Enzo Campi
contributi critici, operazioni verbovisive e scritti dedicati di
Daniele Bellomi, Dome Bulfaro 
Giovanni Campi, Biagio Cepollaro, Tiziana Cera Rosco
Andrea Cortellessa, Enrico De Lea
Gerardo de Stefano, Marco Ercolani, Flavio Ermini
Ivan Fassio, Rita R. Florit, Giovanna Frene
Gian Paolo Guerini, Gian Ruggero Manzoni
Francesco Marotta, Giorgio Moio
Silvia Molesini, Renata Morresi, Giulia Niccolai
Jacopo Ninni, Michele Ortore, Fabio Pedone
Daniele Poletti, Davide Racca, Daniele Ventre
Lello Voce, Giuseppe Zuccarino, Enzo Campi 

Il volume comprende un’antologia di testi di Emilio Villa

***

Questo volume rappresenta il plusvalore cartaceo di un progetto ad ampio raggio, curato dal Collettivo “Letteratura Necessaria”, che intende ricordare e veicolare le opere di Emilio Villa attraverso una serie di iniziative che prenderanno vita e forma negli eventi realizzati dal vivo e nella divulgazione, in rete, di scritti, contributi critici e storiografici. Il progetto si è già consolidato dal vivo, nel 2013, con una serie di passi di avvicinamento, attraverso letture, recital e riflessione critiche. Da settembre in poi è prevista la realizzazione di una serie di eventi che toccheranno le principali città italiane. Tra reading, performance, conferenze, videoproiezioni, seminari, installazioni, mostre, il progetto si svilupperà lungo tutto l’arco del 2014 (anno del centenario della nascita di Villa) e prevede il coinvolgimento, a vario titolo, di circa un centinaio di autori e artisti.

***

Si ringraziano Aldo Tagliaferri per la determinante collaborazione, Francesco e Stefania Villa per la autorizzazione alla pubblicazione di una selezione di testi di Emilio Villa, e tutti coloro che, attraverso varie modalità, hanno collaborato e collaboreranno al progetto nelle sue varie estensioni

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Paraboliche dell’ultimo giorno – Bologna – Libreria delle Moline

29 domenica Set 2013

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bo 5def

Sabato 5 Ottobre ore 18.30

Libreria delle Moline

Via delle Moline 3

Bologna

Letteratura Necessaria

Azione 38

Parabol(ich)e dell’ultimo giorno – Per Emilio Villa

excursus bio-poetico
a cura di Enzo Campi

letture di
Enea Roversi
Francesca Serragnoli
Silvia Secco
Rita Galbucci
Sergio Rotino
Luca Ariano
Claudia Zironi

copertina.indd

Dot.com Press – Le Voci della Luna

Il volume può essere acquistato scrivendo a
info@dotcompress.it

*
Parabol(ich)e dell’ultimo giorno – Per Emilio Villa
Dot.Com Press – Le Voci della Luna edizioni, 2013

antologia di prosa, poesia e saggistica a cura di Enzo Campi

contributi critici, operazioni verbovisive e scritti dedicati di

Daniele Bellomi, Dome Bulfaro 
Giovanni Campi, Biagio Cepollaro, Tiziana Cera Rosco
Andrea Cortellessa, Enrico De Lea
Gerardo de Stefano, Marco Ercolani, Flavio Ermini
Ivan Fassio, Rita R. Florit, Giovanna Frene
Gian Paolo Guerini, Gian Ruggero Manzoni
Francesco Marotta, Giorgio Moio
Silvia Molesini, Renata Morresi, Giulia Niccolai
Jacopo Ninni, Michele Ortore, Fabio Pedone
Daniele Poletti, Davide Racca, Daniele Ventre
Lello Voce, Giuseppe Zuccarino, Enzo Campi 

Il volume comprende un’antologia di testi di Emilio Villa
***

Questo volume rappresenta il plusvalore cartaceo di un progetto ad ampio raggio, curato dal Collettivo “Letteratura Necessaria”, che intende ricordare e veicolare le opere di Emilio Villa attraverso una serie di iniziative che prenderanno vita e forma negli eventi realizzati dal vivo e nella divulgazione, in rete, di scritti, contributi critici e storiografici. Il progetto si è già consolidato dal vivo, nel 2013, con una serie di passi di avvicinamento, attraverso letture, recital e riflessione critiche. Da settembre in poi è prevista la realizzazione di una serie di eventi che toccheranno le principali città italiane. Tra reading, performance, conferenze, videoproiezioni, seminari, installazioni, mostre, il progetto si svilupperà lungo tutto l’arco del 2014 (anno del centenario della nascita di Villa) e prevede il coinvolgimento, a vario titolo, di circa un centinaio di autori e artisti.

***
Si ringraziano Aldo Tagliaferri per la determinante collaborazione, Francesca e Stefania Villa per la autorizzazione alla pubblicazione di una selezione di testi di Emilio Villa, e tutti coloro che, attraverso varie modalità, hanno collaborato e collaboreranno al progetto nelle sue varie estensioni

***

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Bologna in lettere – Festival di letteratura contemporanea

16 giovedì Mag 2013

Posted by enzocampi61 in Babel, Bologna in lettere, Coabitazioni, Esistenze e Resistenze, Eventi, Festival di letteratura contemporanea, Il Baratto, Letteratura contemporanea, Letteratura Necessaria, poesia, Poesia concreta, Poetiche del pensiero, Ricognizioni, Uncategorized

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Con il Patrocinio di

logo colori 4 epigrafe

co_BO_nuovo

su progetto e concertazione di Enzo Campi
 
in collaborazione con
 
Le Voci della Luna, Letteratura Necessaria
100 Thousand Poets for Change-Bologna, qudulibri
Associazione ComPari, Collettivo Self Poetry, Gruppo 98 Poesia
Gruppo 77, Memorie dal SottoSuono, FuZZ Studio

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Letteratura Necessaria – Azioni di aprile e maggio

20 sabato Apr 2013

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Taccuini 21b

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Letteratura Necessaria – Azione 31

14 domenica Apr 2013

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Amelia Rosselli, Azione 31, Babel, Bologna, CFR edizioni, Elena Carletti, Elio Pagliarani, Emilio Villa, Enzo Campi, Eventi, Francesca Del Moro, Giusi Montali, il baratto, Jacopo Ninni, Letteratura Necessaria, ligature, Luciano Mazziotta, Mario Sboarina, Metafonie, Parabol(ich)e dell'ultimo giorno, Poesia, Reading, Spazio Centotrecento café, veronica Tinnirello

bozza base 31 a
Letteratura Necessaria
Azione N° 31

per Amelia Rosselli, Emilio Villa, Elio Pagliarani

Sabato 20 aprile ore 19.00
Spazio centotrecento café
Via Centotrecento 1/b
BOLOGNA

*

Programma

Babel (quarto step)
Recital trilingue su testi tratti dal Diario in tre lingue di Amelia Rosselli
a cura di Elena Carletti, Giusi Montali, Veronica Tinnirello

*

Il Baratto (ottavo step)
Elio Pagliarani, La ballata di Rudi
Intervento critico di Luciano Mazziotta e letture di Jacopo Ninni

*

Parabol(ich)e dell’ultimo giorno – Per Emilio Villa
(quarto step)
METAFONIE
Recital di Francesca Del Moro, Enzo Campi
Musiche originali di Mario Sboarina

*

Enzo Campi
Ligature. CFR edizioni, 2013  (secondo step)
“Le mime est à l’aise dans le mal-aise”

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Letteratura Necessaria – Azione 30

26 martedì Mar 2013

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loc base 30

Letteratura Necessaria

Azione N° 30

Sabato 6 aprile ore 19.00

Spazio centotrecento café

Via Centotrecento 1/a

BOLOGNA

*

Programma

 
Babel (terzo step)
 
1)
Charles Baudelaire, I fiori del male
Traduzione metrica di Francesca Del Moro
Le Cáriti edizioni, Firenze, 2010
Interventi performativi bilingue di
Martina Campi, Francesca Del Moro, Enzo Campi
Musiche originali di Mario Sboarina
 
2)
Letture bilingue di testi di
Will Alexander, Philip Lamantia 
su traduzioni di Pina Piccolo
a cura di Marina Mazzolani, Pina Piccolo
 
*
 
Il baratto (settimo step) – Voci del Novecento
Recital su testi di Patrizia Vicinelli
a cura di Lella De Marchi
 
 
*
 
Parabol(ich)e dell’ultimo giorno – Per Emilio Villa
(terzo step)
Dichiarazioni del soldato morto
a cura di Jacopo Ninni
 
*
 
Enzo Campi
Ligature, CFR Edizioni, 2013
(primo step)
Abstract per processi di sparizione

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Letteratura Necessaria – Azione 27 – Bologna

12 sabato Gen 2013

Posted by enzocampi61 in Babel, Esistenze e Resistenze, Eventi, Il Baratto, Letteratura Necessaria, poesia, Poetiche del pensiero, Uncategorized

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Azione N°27, Babel, Baratto, Daniele Barbieri, Dot.com Press edizioni, Emilio Villa, Enzo Campi, Francesca Del Moro, Le Voci della Luna edizioni, Letteratura Necessaria, Libreria delle Moline, Lidia Riviello, Loredana Magazzeni, Marilena Renda, Mario Sboarina, Martina Campi, Neon 80, Parabol(ich)e dell'ultimo giorno, Poesia, Ruggine, Vincenzo Bagnoli, Voci del contemporaneo, Volevo essere Jeanne Hébuterne, Zona editore

def 2 27 hh

LETTERATURA NECESSARIA

AZIONE N° 27

Sabato 26 Gennaio ore 17.30

Libreria delle Moline

Via delle Moline 3/a

BOLOGNA

*

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Letteratura Necessaria – Azione 26 – Caserta

11 martedì Dic 2012

Posted by enzocampi61 in Coabitazioni, Esistenze e Resistenze, Eventi, Il Baratto, Letteratura Necessaria, poesia, Ricognizioni, Uncategorized

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Anna Ruotolo, Azione N°26, Babel, Enzo Campi, Esistenze e Resistenze, il baratto, Letteratura contemporanea, Letteratura Necessaria, Lucia Pinto, Poesia, Poetiche del pensiero, Rita Pacilio, Silvia Molesini

LOC CASERTA XX

Letteratura Necessaria – Esistenze & Resistenze

Azione N° 26

Sabato 22 Dicembre ore 17.30

Pub Tequila – Piazza Pitesti

CASERTA

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