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Enzo Campi & Sonia Caporossi – Le nostre (de)posizioni

12 martedì Mag 2020

Posted by enzocampi61 in critica letteraria, Enzo Campi, Filosofia, poesia, Saggistica, Uncategorized

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Il volume è disponibile per l’acquisto sul sito della casa editrice

http://www.gebonanno.com/product/le-nostre-deposizioni/

 

 

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Il titolo del libro, Le nostre (de)posizioni (Bonanno editore), ricalca e deforma il titolo di un volume di Corrado Costa (Le nostre posizioni). Perché Costa? Perché Costa rappresenta una delle eredità non raccolte dalla contemporaneità poetica emiliana, perché era anch’esso emiliano, perché è citato in epigrafe, perché diceva che: “ Il luogo della poesia torna sempre fuori, anche se il poeta è senza luogo”, ma è anche vero che il luogo del poeta si trova là dove il poeta in quel determinato momento opera o, se preferite, fa opera-di-sé. Ed è anche per queste ragioni che, in quella che è la nostra delimitazione territoriale, i confini tra nativo e straniero dovrebbero essere definitivamente aboliti.

Si potrebbe dire, tanto per cominciare, che l’approccio di Enzo Campi sia francesista e quello di Sonia Caporossi sia germanista, almeno dal punto di vista filosofico. I lettori si troveranno di fronte a una prima parte più combinatoria e a una seconda parte più analitica. Ognuno dei due autori si getta nella visitazione di 10 poeti contemporanei che hanno qualcosa a che fare con l’Emilia Romagna, in qualità di nativi residenti, nativi deterritorializzati e stranieri adottati. Non sappiamo se si sentisse effettivamente il bisogno di un saggio che facesse il punto o  che disseminasse punti di vista e di ascolto ulteriori a ciò che viene «spacciato» come  poetico in Emilia Romagna. Fatto sta che quest’opera, almeno nelle intenzioni a monte, non intende colmare presunte lacune né tanto meno veicolare dogmi inalterabili  o concetti inappuntabili.

Si parte da due  punti fermi, forse gli unici dati di fatto dell’intera opera  (tutta l’opera verte difatti sull’attraversamento incondizionato del registro dei possibili): da un lato il rifiuto categorico di una scala oggettiva di valori e dall’altro lato la trans-territorialità.

In poesia, oggi come oggi, sarebbe deleterio nonché inutile redigere una classifica e operare in base a presunte differenze di valore. In poesia quindi non si dà oggettività, ma questo non vuol dire che si debba operare tenendo conto della propria soggettività, ovvero del proprio gradimento verso una o più poetiche specifiche. Difatti gli autori che vengono visitati dalle penne dei due critici sono stati scelti, tra i tanti papabili, solo per la possibilità che hanno le loro poetiche di ricondursi a una serie di concetti che vengono, di volta in volta, affrontati nel corso del lavoro.

Resta da precisare che gli autori non saranno trattati nello specifico di una determinata opera ma nell’insieme della loro produzione complessiva e, soprattutto, tenendo conto del loro modo di approcciarsi o di rendersi prossimi a quella che è l’unica costante a cui tutti i praticanti della scrittura dovrebbero relazionarsi, ovvero all’estensione, alla messa in atto di un gesto, in due sole parole: al conferimento di energia e tensione al testo. Il tutto all’insegna di una tecnica, di un metodo e quindi di una presunta maturità di linguaggio. Per queste (e altre) ragioni, in linea di massima,  non si è tenuto conto di autori sicuramente  meritevoli ma con all’attivo una sola opera o comunque poco più che esordienti.

Così come è giusto che sia, al di là dell’impostazione generale, essendo due le penne scriventi ci si troverà dinanzi a due diversi approcci e a due diverse focalizzazioni dei punti salienti da argomentare.

L’opera consta quindi di due parti. La prima parte  a cura di Enzo Campi tratta le poetiche di Alessandro Assiri, Giorgio Bonacini, Vito Bonito, Martina Campi, Mariangela Guatteri, Gian Ruggero Manzoni, Lorenzo Mari, Giusi Montali, Giancarlo Sissa, Maria Luisa Vezzali. La seconda parte, a cura di Sonia Caporossi, tratta le poetiche di Gian Maria Annovi, Vincenzo Bagnoli, Alberto Bertoni, Alessandro Brusa, Adriano Engelbrecht, Mariangela Gualtieri, Alberto Masala, Gabriella Montanari, Maria Pia Quintavalla, Sergio Rotino.

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Concorso di Scrittura creativa e traduzione letteraria per le Scuole

18 domenica Dic 2016

Posted by enzocampi61 in Uncategorized

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beat generation, Bologna in lettere, Bologna in Lettere 2017, Concorsi Letterari, Concorso, Concorso di Scrittura creativa, Festival di letteratura contemporanea, Festival di Poesia, Francesca Del Moro, Interferenze, Loredana Magazzeni, Maria Luisa Vezzali, traduzione letteraria per le Scuole

Concorso di Scrittura creativa e traduzione letteraria per le Scuole

Interferenze

Logo BIL nuovo

In occasione della quinta edizione del Festival di Letteratura Contemporanea “Bologna in Lettere”, con il patrocinio del Comune di Bologna, e dell’Omaggio alla Beat Generation che avrà luogo all’interno del programma, abbiamo il piacere di invitare gli studenti del suo Istituto a partecipare al

 

Concorso di scrittura creativa, critica e traduzione letteraria

Interferenze

 

 

Approfittando del fatto che nel 2017 cade il ventennale delle dipartite sia degli scrittori William Burroughs e Allen Ginsberg, Bologna in Lettere farà una dedica speciale alla Beat Generation e a tutto quello che in ambito letterario e artistico si è costituito, in termini di cambiamento, a partire da quel movimento generazionale.

Dopo la lettura di alcuni testi della Beat Generation, che potrà avvenire singolarmente o più auspicabilmente all’interno della classe con la guida dell’insegnante di riferimento, i ragazzi potranno cimentarsi in una delle quattro proposte del concorso, ovvero potranno:

 

  • scrivere una poesia (max 60 versi) ispirata allo stile (sperimentale, evocativo, fortemente condizionato da elementi dell’oralità come il ritmo, ripetizioni e figure di suono) e ai contenuti (pacifisti, antirazzisti e attenti alle condizioni esistenziali dei giovani) del movimento beat;
  • scrivere un breve racconto (max 6000 battute) ispirato alle vite “maledette” degli artisti degli anni Cinquanta, non necessariamente limitato agli scrittori beat, ma estensibile anche ai loro fertili, seppure a volte turbolenti, rapporti con gli artisti dell’Espressionismo astratto come Jackson Pollock e Willem de Kooning (anche quest’ultimo scomparso nel 1997);
  • comporre un contributo critico sulle interferenze tra l’operato degli scrittori della Beat Generation e quello degli artisti dell’Espressionismo astratto come Jackson Pollock e Willem de Kooning;
  • produrre una traduzione letterariamente efficace di una poesia di Allen Ginsberg, accompagnata da un breve testo teorico che giustifichi le scelte fatte.

 

Gli elaborati dovranno essere inviati entro il 15/03/2016 in formato elettronico come allegato .doc o .docx all’indirizzo bolognainlettere@gmail.com con oggetto “concorso scrittura creativa-sezione scuole”, accompagnati dalla scheda di partecipazione debitamente compilata e firmata. Il corpo della email dovrà contenere nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza, recapito telefonico, istituto di frequenza, titolo dell’opera.

PER SCARICARE LA SCHEDA D’ISCRIZIONE

scheda-scuole-2017

scheda-scuole-2017-pdf

PREMI

La giuria, composta da Francesca Del Moro, Loredana Magazzeni e Maria Luisa Vezzali, individuerà 3 finalisti tra cui verrà poi decretato il vincitore. I 3 finalisti riceveranno un attestato e saranno invitati a presentare pubblicamente il loro elaborato durante il Festival, in un confronto con docenti e artisti specializzati sul tema.

 

CONDIZIONI

I contributi dovranno essere inediti.

Per inediti si intende mai pubblicati in forma cartacea.

La sezione riservata alle Scuole non prevede alcuna tassa d’iscrizione.

 

ESITI

Gli esiti del Concorso verranno comunicati pubblicamente entro il 15/04/2017 sul sito di Bologna in Lettere, sulla pagina facebook del Festival e su vari canali telematici.

 

 

LOGO_miur

 

 

Il Direttore artistico di Bologna in Lettere   Enzo Campi

La Responsabile del Concorso/Scuola  Prof.ssa Maria Luisa Vezzali

 

 

 

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