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Enzo Campi – To touch or not to touch (estratto)

21 martedì Dic 2021

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Enzo Campi, Letteratura Necessaria, Poesia, Poesia contemporanea

to 
touch or not         to 
touch     che sia proprio questo il
problema?  e se non riesci a 
toccarti, e se non riesci a 
toccarmi, vorrei che tu fossi almeno
capace di fingere di ascoltare le 
voci che trasudano dal libro delle
occasioni mancate: così, come che
sia o sarà, così, come lo è stato da
sempre, si trascina a stento, arranca e 
balbetta, perde il contatto con 
ciò che non era mai riuscito a
toccare e genera il caso esemplare,
mai risolto, mai passato in 
giudicato, mai trascritto negli
annali, per quanto la condanna sia
sottesa, fibrilla sotto il derma
svilito e oltraggiato che vorrebbe solo
dilatare quell’
attimo in cui decise di consegnarsi al
supplizio, e rientra
dalla distrazione, sì, anela la 
distruzione, sì, favorisce la
distribuzione dei concetti abusati da
chi si crede edotto in materia di
crudeltà e si sottopone alla disseminazione, 
abiura il sorgivo, cerca lo schermo, 
ricalca la schermata, sì, forse è
proprio questo 
il problema
o il problema, 
non bisogna credere a
chi inneggia lo sfioramento, a 
chi schiva qualsiasi cosa che non
presenti almeno 
una crepa 
o una crepa, 
e adesso ascoltami, sì, tu che
ignori le lezioni di vita, tu che
dispensi colate d’
olio per far scivolare l’astante e
impedire il contatto, ascoltami:
il libro delle moltitudini inevase
arde nel primo fuoco, la
sferzata d’
aria disperde i lacerti
frammentando le parole, una
colata di cera ricopre i codici
celando alla memoria le voci di
chi un tempo conosceva il
gesto di condursi al di là, il
filone d’
oro si è esaurito da tempo
immemorabile, e adesso
smetti di ascoltarmi e guarda
dinanzi a te l’
azione che eccede il suo stato
inerte e si trasforma in un atto
la cui gravità rasenta l’
assoluto, guarda le catene che,
in un gesto di rivolta, liberano le
caviglie del testimone che, con un
gesto incauto e malsano, costruisce
una scatola all’
interno della prima stazione
depositandovi il suo giaciglio,
ecco, non abbiamo certezze da
spacciare come dogmi, la verità è
che non ci apparteniamo,
eppure una manciata di limo
con cui aspergere l’
anatomia primaria non può che
generare l’
affetto o l’
affezione, una stretta di 
mano condita con un 
abbraccio o una coltellata nell’
addome per saggiare la consistenza del
fiotto di sangue, une maille à l’
endroit et une maille à l’
envers, c’
est ça, fatevene una
ragione, facciamocene una
ragione, è solo una
questione di sapidità, disse, 
ed ebbe perfino il coraggio di
ripeterlo ad ogni curva, ad
ogni giro intorno 
alla torre 
o alla torre,          
tendendo la mano all’
impaurita babele, perdendo, per
strada, la lingua, sputando
fonemi impronunciabili ma 
così accattivanti, così incattiviti
dalla durezza della nuova lingua,
quella acquisita 
nel passaggio
o nel passaggio, 
nel travaglio 
o nel travaglio
da un livello all’
altro, da una guaina all’
altra, e non c’
è guaio o guado che possa
guastare l’
impalcatura che sorregge la
struttura, la macchina procede, disse,
tirare dritto per la propria strada è
sintomo di giustezza, basta aggirare il
profilo dell’
ombra che anticipa il passo, basta
sputare sulla saliva ancora fresca
rilasciata dal solito viandante, basta
schivare i ragni che si immolano
offrendosi come pasto al serpente,
è questo quello che si legge sul 
libro delle lingue morte, di notte, 
intorno al primo fuoco, aspettando che la
solita sferzata d’
aria imponga il suo credo spegnendo il
fuoco e silenziando le voci del
passato, bisogna che io lo dica, e 
bisogna che tu ci creda: 
una volta dato per certo il
linguaggio dell’
imbonitore, una volta decifrata la
crassa risata della schiera dei 
buffoni di corte, una volta nascosto il
maltolto nell’
anfratto più oscuro della risibile
caverna, una volta destituite le
ombre dal loro presunto potere
salvifico, una volta esaurite 
tutte le carte del mazzo, non ci
resterà che godere della nostra
stessa inutilità, reiterando ad aeternum il
canto della nostra voce devastata da
secoli d’inutili congetture,
la désistance: che impareggiabile emozione!


(Enzo Campi - Da "To touch or not to touch" - Inedito 2021)

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Emilia Barbato su “Gli Obbedienti” di Francesca Del Moro

31 martedì Mag 2016

Posted by enzocampi61 in Letteratura contemporanea, poesia, Uncategorized

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Cicorivolta edizioni, critica letteraria, Emilia Barbato, Francesca Del Moro, Gli Obbedienti, Letteratura contemporanea, Letteratura Necessaria, Poesia, Poesia contemporanea

Incapaci di ragionare le cose in misura globale, polverizzati tra pratiche quotidiane e corsa all’inutile, abbiamo omesso una reazione di difesa al graduale processo di sottrazione del valore umano. Aspettavamo forse una minaccia improvvisa per difenderci? Un predatore feroce facilmente riconoscibile, magari un dinosauro? L’aggressore peggiore ci ha colti intorpiditi, ci ha riuniti con la sua ‘mano invisibile’. L’idea che il “Libero” mercato potesse contribuire a elevare il benessere sociale mediante l’offerta di beni a costi sempre più bassi sottendeva una trappola che siamo stati incapaci di cogliere.

Oggi la maggioranza dei lavoratori “vive in quieta disperazione” come direbbe Henry David Thoreau, ciascuno, nel suo piccolo, materia prima del ciclo, è lo stesso gesto di ogni giorno, la parte minuta di una catena di montaggio, il ‘pezzo’ facilmente ricambiabile. Dopo l’automazione del settore primario, del secondario siamo passati all’automazione dei servizi, dell’umano.

Già nel 1833 in Eugenia Grandet Honoré de Balzac scriveva:

“Gli avari non credono nella vita futura, poiché per essi il presente è tutto, e questo stesso concetto diffonde una luce orribile sul mondo odierno, ove piú che mai il denaro domina leggi, politica e costumi. Istituzioni, libri, uomini e dottrina cospirano insieme a scuotere la fede in un’altra vita, fede su cui da diciotto secoli si basa l’edifizio sociale. Tuttavia ci troviamo quasi al medesimo punto, poiché l’avvenire che ci attendeva al di là del requiem fu trasportato nel presente. Giungere per fas et nefas al paradiso terrestre del lusso e delle gioie vanitose, pietrificare il cuore e macerarsi il corpo nell’ansia di beni passeggeri, come un tempo si soffriva il martirio per acquistare i beni eterni, ecco l’idea di tutti, l’idea stabilita e concreta in ogni luogo, persino nelle leggi, le quali domandano all’uomo: Cosa paghi? invece di dirgli: Cosa pensi?… Se una dottrina simile si diffonderà dalla borghesia al popolo, che ne sarà del mondo?”

Quell’ipotesi di dottrina paventata nel romanzo oggi permea tutto.

Cosa fare dunque? L’essere umano deve spogliarsi della propria identità egoistica e ritrovare l’altro, lottare contro la pressione e le strutture reprimenti, tornare alla difesa di sé e del mondo. Come dice Flavio Ermini in Essere il nemico bisogna “diventare prossimi a una parola che sia capace di farsi civitas, luogo, dimora; mantenendo a ogni crocicchio il dubbio sulla strada da prendere, senza arrendersi alle illusioni”.

Francesca Del Moro, autrice del libro “Gli obbedienti”, scrive superbamente le ore spese negli open space sotto grigi soffitti, dimenticando il tempo, i pensieri, ci racconta le ore veloci trascorse a ripetere gli stessi ruoli. Sempre più minuteria, sempre più in tanti, tutti pronti alla sostituzione, tutti a sgomitare, a mangiarsi il prossimo.

Manifestare il proprio disagio è un atto dovuto. Magicamente le coscienze dolgono, c’è qualcuno ancora in grado di mobilitarsi, di foggiare la parola come un’arma, di “lanciarla”. Ecco, “lanciare”: mi piace usare questo verbo pensando alle poesie di Francesca Del Moro. Il ritmo dei suoi versi è veloce come quello di un proiettile che raggiunge l’obiettivo. Il lettore resta fulminato da una pioggia di colpi precisi, rapidissimi, scariche elettriche che non riescono a non allarmare il cervello, il corpo.

Francesca sceglie di ‘reagire’ con i suoi bellissimi versi, raggiungendo il doppio obiettivo di urlare la miseria della condizione umana e affrancare la poesia dal torpore. Si ritorna a dar voce e attenzione alla poesia sociale, all’uomo, al pensiero, da cui così tanto siamo stati allontanati.

 

XVIII

Quando l’amico gli porse il piatto,
pianse come un bambino.
“Non riesco a mangiare” disse
“quel che non ho guadagnato.”

 

XXXIX

Non c’è più scampo,
perfino il cielo
è color del soffitto.
Non servono sbarre
né serrature,
qui tutto è aperto
ma tu resti dentro.

 

LXXIV

L’umanità si muove
ritmicamente ripetitivamente
più o meno alle stesse ore
si dipana e si contorce
come la lunghissima coda
di una bestia mostruosa.

 
“Guadagnerai il pane col sudore della fronte”
sta scritto nella Bibbia, e stamani la barista
ti ha detto di aver letto sul giornale
“Dovremmo tutti lavorare
anche domenica e i festivi,
è per questo che le cose vanno male”.

 

Desideravo leggere “Gli obbedienti” sin da quando in rete sono apparsi alcuni haiku. Colpisce la scelta dell’autrice di ricorrere a questo stile metrico, quasi ci fosse una precisa volontà di corromperne le regole. Francesca non contempla tenendo per sé le considerazioni, mantenendo l’equilibrio, ma sceglie di indignarsi apertamente, di protestare quasi come una giovane ribelle giapponese, dando voce a quella nuova generazione così lontana. Rompe gli schemi scegliendo toni accesi, in netta contraddizione con l’estetica classica. Nel rigore della metrica la natura è sostituita dai molesti rumori umani. La pace di un ruscello diventa il gorgoglio di uno stomaco, i ritmi umani entrano nella calma degli haiku e presagiscono tormenti, sotterranee combustioni, il turpe della facciata, l’uomo moderno in un mondo senza Dio, senza scampo, un mondo di disillusioni. Gli haiku di Francesca ricordano le pennellate scarnificate di Francis Bacon, l’armonia degli ideogrammi è deformata dal dolore, dall’isolamento, dalla solitudine.

 

Jobs Haiku

 

La vita esatta

la corsa della cavia
dentro la gabbia

 

Haiku-da-fé

 

È questa fogna
di stomaci vocianti
la nuova gogna

 

Haiku del mito

 

Calme Cassandre siete
senza la gloria
della tragedia

 


 

Haiku-dilemma

 

Se invece l’arte
fosse l’oppio dell’occhio
che non sopporta?

 

Haiku della pecora

 

Anche se è nera

o vestita da lupo

sta in fila e bela.

 

Social Haiku

 

Brucia le cornee

questo proliferare

di speakers’ corner.

 

Happy Haiku

 

Muovi la bocca
che appare nello specchio
e ti divora.

 

Eye-ku

 

Qui si spalanca
l’occhio dell’universo
e si contempla

 

L’intera raccolta è una morsa che non dà tregua e non può che favorire un risveglio. È un libro a mio avviso notevole, oltre che per la scrittura matura e pulita anche per il fardello di cui l’autrice ha voluto farsi carico. Una raccolta che arricchisce e accomuna, che ritorna all’origine. Come dicevo all’inizio di queste mie riflessioni mobilitarsi in poesia è necessario e proprio di pochi, pertanto simili pubblicazioni vanno promosse con calore e sostenute a spada tratta sperando che possano costituire un seme nuovo da coltivare, un modello per future varietà (Emilia Barbato).

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non è un paese per poeti

23 martedì Feb 2016

Posted by enzocampi61 in Coabitazioni, Letteratura contemporanea, Letteratura Necessaria, poesia, Ricognizioni, Uncategorized

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Klaus Miser, Letteratura Necessaria, non è un paese per poeti, Poesia, Poesia contemporanea, Prufrock spa, Scritture

Klaus Miser – non è un paese per poeti

 

Se è vero che, in letteratura, ciò che accade non deve necessariamente cadere sulla pagina, dovremmo considerare quest’opera come una serie di accadimenti sottesi.  Ma non perché non siano avvenuti realmente. Lo stile attraverso il quale gli avvenimenti sono veicolati conferisce non tanto una sospensione quanto un rinvio. Come se fosse possibile preparare il lettore ad una sorta di differimento della realtà. In poche parole: ciò che è già accaduto, tramite questo tipo di scrittura, deve ancora accadere o comunque sembra dover riproporsi da lì a poco. In tal senso la mancata (e voluta) caduta sulla pagina diviene espediente e dispositivo per la confusione e la moltiplicazione del tempo reale. Del resto in letteratura il tempo è fittizio, nonché molteplice, non può cioè rispondere ai parametri consueti della sua scansione. Se a ciò aggiungiamo l’intersecazione dei piani cosiddetti narrativi e le conseguenti drammatizzazioni (anche astrazioni se volete) del dato di fatto, ecco che l’opera acquista la conformazione di una vera e propria «struttura a delinquere»: un paese che c’è e non c’è, uno status (quello poetico) inconciliabile con qualsiasi realtà, una serie di luoghi rivolti a defigurare più che a configurare, un itinerario, insieme fisico e letterario, decomposto nelle sue fratture. Se la frattura è il luogo della sosta, qui diviene il luogo per la ripartenza, per il rinvenimento di una traccia fantasmatica condannata (artisticamente) a ricrearsi in ogni successivo accadimento, reale o ideale che sia.

klaus-miser-non-è-un-paese-per-poeti

E siamo qui fedeli

al muro che si screpola

allo svanire del tempo

follia in tre tempi

mi regalavo sulla soglia del lago

prima del rigore dell’inverno alla pensione gabriella

in una vasca arrugginita credendomi fassbinder

e invece ero solo una lampadina avvitata male

e un cane a chiazze mangiato d’amore

o una sequenza palustre di nulla

tirata a lucido per questo film

era un pomeriggio caldo

un bosco alle soglie del duemila

colonna sonora delle mie combinazioni

lineamenti di fossi e di vegetazione ripariale

la topografia ridisegnata dalle vene d’acqua

le vene indaco sul tuo braccio perlaceo

si svegliavano assumendo spessore

nel sottoscala dove vivevi

non dimentico più quel potere

fatto di niente

eppure così persistente

da rendere il tempo solo uno sbiadito ricordo

[il tempo che precede l’esistenza]

urgente e bruciante

solo negli avambracci

 

ora luce ora buio

ora stanza d’albergo ora roccia

e sempre muri che si screpolano

ogni giorno fatto di dilatazioni di un solo istante

illusione ottica di agonie

palpebre su luce abbagliante

 

e quindi siamo qui in un giorno d’inverno

scivolamenti confusi

frane complesse

plessi solari periodici

sterni di uccelli perlacei

 

da un’opera abbandonata andarono infine aggravandosi

le mie condizioni mentali

 

e tutto un indagare

pieno di luce e vodka

 

luce indistinta su strade indistinte

 

il corridoio percorso in dieci secondi netti

 

ma ciglia nere lunghe

e un finale di partita

finite le sigarette incisi tacche sul vestito vittoriano

sul lato sinistro una visione e un termosifone

di ferro la prima di ghisa il secondo

pur di non incontrare ancora la luce indistinta

su strade indistinte

 

dal muro solo il facchino come un canto d’amore

desiderio porpora di tiro

 

 

 

Klaus Miser

non è un paese per poeti

Edizioni Prufrock spa, 2015

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Microfono aperto per sostenere Bologna in Lettere

14 sabato Mar 2015

Posted by enzocampi61 in Bologna in lettere, Coabitazioni, Eventi

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Bologna, Bologna in lettere, Cortometraggi, critica letteraria, Elio Pagliarani, Enzo Campi, Festival multidisciplinare di Letteratura Contemporanea, Filosofia, Focus, Letteratura, Letteratura Necessaria, narrazioni, Patrizia Vicinelli, Performance, Pier Paolo Pasolini, Poesia, Poesia ad Alta Voce, Poesia Visiva, Prosa, Reading, Recital, Saggistica, Scritture, Scritture del nuovo millennio, Sistemi d'attrazione, Spazio 100300 cafè, Video-Arte

foto evento 3

 

Microfono aperto per sostenere BIL.
Reading di auto-finanziamento per “Bologna in lettere”, festival multidisciplinare di letteratura contemporanea (Bologna, maggio 2015).

Nel quadro delle iniziative volte a finanziare il festival, lo staff di Bologna in Lettere organizza un open mic a offerta libera per la serata di sabato 14 marzo, a partire dalle ore 19 presso lo spazio 100300 (via Centotrecento 1a) a Bologna.

I partecipanti all’iniziativa avranno a disposizione il microfono per circa sette minuti e, se lo desiderano, l’accompagnamento di Mario Sboarina alla tastiera, per leggere le proprie opere o testi altrui.

In occasione dell’evento sarà anche possibile acquistare alcuni libri messi a disposizione dagli autori di Bologna in Lettere e il cui ricavato sarà utilizzato per finanziare il festival.

Bologna in Lettere è un festival multidisciplinare di letteratura contemporanea la cui terza edizione avrà luogo il prossimo maggio, articolandosi in tre fine settimana (15/16; 22/23; 29/30).

Il festival, che quest’anno prevede una maratona poetica in vari luoghi e approfondimenti su Pasolini, Pagliarani e Vicinelli, si è sempre caratterizzato per l’interesse dedicato alla poesia, per l’apertura a voci molteplici provenienti da tutta Italia e non solo, e per la varietà dei linguaggi e delle contaminazioni con altre arti. Riteniamo si tratti di un appuntamento importante per la nostra città e un’occasione preziosa per diffondere la parola poetica.

Per ulteriori informazioni sul festival

https://boinlettere.wordpress.com/
https://www.facebook.com/BolognaInLettere
https://www.facebook.com/groups/973708872640682/

 

base programma pagina fb

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Aspettando Bologna in Lettere – Campi Magnetici

06 giovedì Nov 2014

Posted by enzocampi61 in Arte contemporanea, Bologna in lettere, Coabitazioni, critica letteraria, Enzo Campi, Eventi, Festival di letteratura contemporanea, Letteratura contemporanea, Letteratura Necessaria, poesia, Poesia concreta, Poetiche del pensiero, Saggistica

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Bologna in lettere, buonesiepi libri, Campi Magnetici, Cotone, Dot.com Press edizioni, Eventi, Festival di letteratura contemporanea, Francesca Del Moro, Giacomo Previ, Giovanni Campi, Il Verbaio, Intermission, L'irragionevole prova del nove, Le Voci della Luna edizioni, Letteratura contemporanea, Letteratura Necessaria, Mariangela Guàtteri, Mario Sboarina, Martina Campi, Nevio Gambula, Orsola Puecher, Poesia, Poesia concreta, Reading, Silvia Molesini, Simpliciter & Complicatibus, Sistemi d'attrazione, Smasher edizioni, Teatro del Navile, Valentina Gaglione, Vincenzo Bagnoli

loc 1 cm ff

Venerdì 14 Novembre ore 21
Teatro del Navile
Via Marescalchi 2/b
BOLOGNA

ASPETTANDO BOLOGNA IN LETTERE
(primo step)

CAMPI MAGNETICI

*

Giovanni Campi 
L’irragionevole prova del nove 
Smasher edizioni

Martina Campi
Cotone
buonesiepi libri

Enzo Campi 
Il Verbaio – Dettati per (e)stasi a delinquere
Dot.Com Press, Le Voci della Luna

Relatori Vincenzo Bagnoli, Francesca Del Moro

Traduzioni in francese
di estratti da Il Verbaio a cura di Silvia Molesini

Proiezione dei video

Cotone
Testi Martina Campi,
Scenario, camera, montaggio, regia Enzo Campi
con Valentina Gaglione, Francesca Del Moro 
Mario Sboarina, Martina Campi
Musiche Mario Sboarina

Intermission
Testi Enzo Campi 
Voce Mariangela Guatteri
Musiche Giacomo Previ

Simpliciter & Complicatibus
Testi Giovanni Campi 
Voce Nevio Gambula 
Animazioni Orsola Puecher

*

L’editoriale di presentazione della nuova edizione di Bologna in Lettere

qui

http://boinlettere.wordpress.com/2014/11/03/bologna-in-lettere-2015-sistemi-dattrazione/

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letteratura necessaria – ultimo atto

13 lunedì Ott 2014

Posted by enzocampi61 in critica letteraria, Enzo Campi, Eventi, Letteratura Necessaria, poesia, Poetiche del pensiero

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alessandro assiri, critica letteraria, Enzo Campi, Letteratura Necessaria, manipolazioni e differimenti, Poesia, Poetiche del pensiero, Spazio 100300, ultimo atto

Fa quasi specie parlare di atto quando tutta l’attività, oramai triennale, del progetto Letteratura Necessaria sia sempre stata caratterizzata, oserei dire, marchiata sotto l’egida dell’azione. Ma è sintomatico che l’atto rappresenti la fine di un ciclo. Letteratura Necessaria viene messa a morte per lasciare spazio ad altro. Fa parte dell’ordine (o del disordine) delle cose. Ed è altrettanto sintomatico che un progetto che si è disseminato, lungo tutto l’arco del territorio nazionale, attraverso la realizzazione di reading collettivi intoni il suo canto del cigno, in controtendenza, con soli due autori. Non per involuzione. Tutto ciò fa parte di una scelta precisa per dirottare le energie altrove e per concentrarsi sul progetto di Bologna in Lettere, che dalla prossima edizione cambierà forma e struttura sviluppandosi in una dimensione temporale più ampia e articolata.

 

 

Venerdì 24 Ottobre ore 20

Spazio 100300

Via Centotrecento 1/a

Bologna

 

 

Alessandro Assiri

Lo sciancato e Caterina

Possibilità del dire e del tacere

 

 

Enzo Campi

Encefaloverbogramma

Il libro d’artista – Ipotesi di manipolazione

 

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Les parenthèses à paraître / Oblom Poesia / Torino

07 sabato Giu 2014

Posted by enzocampi61 in Coabitazioni, Enzo Campi, Eventi, Letteratura contemporanea, Letteratura Necessaria, poesia, Poesia concreta, Uncategorized

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Enzo Campi, Fabrizio Bonci, Festival multidisciplinare, Francesca Del Moro, Ivan Fassio, Les parenthèses à paraître, Letteratura Necessaria, Mario Sboarina, Martina Campi, Memorie dal SottoSuono, Oblom Poesia, Poesia, Poesia concreta, Salvatore Sblando, Torino

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Letteratura Necessaria  – AZIONE N° 53

“se il
movimento è 
impercettibile si
spiega la
deficienza della
vista”

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Letteratura Necessaria – Memorie dal Sottosuono
presentano
“Les parenthèses à paraître”
con Martina Campi, Mario Sboarina, 
Francesca Del Moro, Enzo Campi

Sabato 14 Giugno ore 19.30
Galleria Oblom
Via Baretti 28 – TORINO
(Nell’ambito del Festival Oblom Poesia)

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Il programma completo del Festival

OBLOM POESIA
Festival Multidisciplinare di Poesia, arte, letteratura, performance, critica, editoria
Seconda edizione
Automatismi, Grafie, Gesti
a cura di Fabrizio Bonci, Ivan Fassio, Salvatore Sblando

Mostre:
Galleria Oblom, 9-15 giugno, Lossodromie, opere di Maura Banfo, Gerardo Di Fonzo, Octavio Floreal, Paul Goodwin, Ernesto Morales, Guglielmina Otter, Caterina Scala
Biblioteca Natalia Ginzburg – Lombroso 16, 9-11 giugno, L’Homme e la Bue di Gerardo Di Fonzo
Codici Duali, opere di Ennio Bertrand e Alessio Larocchi
Teapot, 9-15 giugno, Automatismi creativi. Dimore dell’anima di Sandra Baruzzi
Rossorubino, 9-15 giugno, Mi Volto a levante di Claudio Ruggieri Pintapiuma
Luna’s Torta, 9-15 giugno, Poesie Pneumatiche, opere di Jean-Paul Charles

Lunedì 9
GALLERIA OBLOM,18,30 Inaugurazione della mostra Lossodromie.
19,15 Sto parlando di me, una lirica di Silvano Costanzo.
19,30 Reading di Luca Ragagnin.
20,00 Concerto cameristico: Silvia Valentini soprano, Stefano Schiavolin contrabbasso,arrangiamenti a cura di Silvia Valentini.
Rinfresco offerto da Rossorubino e Teapot.
BIBLIOTECA GINZBURG-LOMBROSO 16, 21,15 Inaugurazione della mostra L’homme e la bue, con una lirica di Irene Capirone, e della mostra Codici duali.
21,45 Dissoluzioni urbane. L’uomo che aveva le vertigini, spettacolo multimediale, testo di Fabrizio Bonci, voce di Ivo De Palma, musiche originali di Lord Theremin, scenografie di Leopoldo Ceccarelli, video di Fabrizio Bonci e Caterina Scala. An absolutely normal day in East Berlin, un documentario di Roberto Tarallo e Sabine Scholz, musiche originali Paolo Fresu e Furio Di Castri.

Martedì 10
TEAPOT 16,30 Automatismi creativi: in ordine sparso a due voci. Reading di Sandra Baruzzi e Anna Tabbia.
ATELIER GIORGI 18,00 Mulino nero, reading di Ennio Onnnis. Pensiero 27, videoproiezione poetica di Susanna Piano. Reading di Carlo Molinaro.
BHUMAN SHAH ART&MEDITATION CENTRE, 19,30 Reading di Eliana Langiu e di Milena Prisco
BIN11 20,15 Reading a due voci di Maurizio Alberto Molinari e Cristina Balzaretti.
BIBLIOTECA GINZBURG-LOMBROSO 16 21,00 Reading di Azam Bahrami. Musiche tradizionali iraniane. A cura di Detenzioni e Sapori reclusi.
22 Azioni poetiche e videopoesie – liriche di Max Ponte, progetto video PontePolo.
22,30 Orme di SIlvia Rosa, video Daniele Curto, foto di Romina Dughero.

Mercoledì 11
GALLERIA OBLOM 18,00 Intersezioni tra Arte e Poesia. Intervento critico di Edoardo Di Mauro
18,30 Letture da RadioBlueNote di Davide Bava.
19,00 Persuasioni e suggestioni tratte da Michelstaedter. Con Ivo De Palma.
Rinfresco offerto da Boccadillo.
21,00 Tiziano Fratus presenta in anteprima i Poeti dell’Orsa Bianca. Con Valentina Diana, Eliana Langiu, Gianni Marchetti
BIBLIOTECA GINZBURG-LOMBROSO 16, 22,15 Ritrosia. Poesie a Ritroso. Con Jean-Paul Charles, Ivan Fassio e Maria Messina.
GALLERIA OBLOM 23,15 Lux Lucet. Lettura collettiva interattiva di Patrizio Righero.

giovedì 12
BIBLIOTECA GINZBURG-LOMBROSO 16, 11,00-13,00 Il Contesto Onlus – Blog Dentro e Fuori presenta il Laboratorio di Poesia Applicata in collaborazione con Il collettivo di scrittura totale SparaJuri e Pilù, La colazione del giorno Prima. A cura dei Volontari del Blog Dentro e Fuori
GALLERIA OBLOM 18,00 Presentazione della Collana DiSegnoDiVerso, diretta da Paola Gribaudo. “Angeli” di Stefano Vitale e Valentina Bollati.
SPAZIO MOUV 20,00 Otto Mani Ivan Fassio e Paola Lovisolo. Reading di Salvatore Sblando e di Fabrizio Bonci,

venerdì 13
GALLERIA OBLOM 16,00 Presentazione di “Sinfonie di Eventi”, Ed. Tigulliana di Antonio Derro.
16,30 “Meine Heimat, Synopsis” – audio “8-9” video di Eleni Kolliopoulou
17,00 “Look the sound for ford the sign” (1975), un video inedito di Gian Paolo Guerini.
17,30 Cera, performance di Donatella Lessio.
18,00 “Open call”, performance di Hannes Egger.
19,00 Dario Salani presenta “Superare se stessi. Voci migranti tra Europa e America” di Chiara Vangelista, “Indagine” di Octavio Floreal, “Ambiente Dickinson” di Daniela Fargione e Matilde Domestico, tre libri di PRINP. Incontro con gli autori.
20,30 Lucian Rogozinski, Di solo fuoco incinta. Scrittura, segno, vuoto, trasparenza.
22,00 “Mi rendo conto”, performance interattiva di Toni d’AGruma, prod Formalibera, tratta da “Voyeurofmyself – 2.0 La stanza della verità”. “Break-up (Voyeur addicted)”, video di Alessia Zuccarello-Toni D’Agruma-Formalibera.

Sabato 14
LUNA’S STORTA 16,30 Sulle mie labbra – la canzone che mai dirò, lettura poetica di Claudio Finelli. Reading di Antonella Taravella, Silvia Rosa, Francesco Deiana.
GALLERIA OBLOM 17,30 “inVERSIoni, graffi(e) e anti-corpi” performance di Gabriella Montanari e Gian Marco Busetto.
LIBRERIA TREBISONDA 18,30 Roberto Maggiani presenta la raccolta poetica La bellezza non si somma (Italic Pequod) insieme a Carlo Molinaro.
GALLERIA OBLOM 19,30 Letteratura necessaria-Memorie dal Sottosuono presentano “Les parenthèses à paraître” con Martina Campi, Mario Sboarina, Francesca Del Moro, Enzo Campi.
Rinfresco offerto da Spazio Mouv
20,30 Itti e Xenia, Laura Bombonato legge Carlo Michelstaedter.
21 Destini a molla, dramma per marionette e voce del Coppelia Theatre. Regia di Coppelia e Andrea Pedracchi, marionette, scenografie e costumi di Coppelia, testi e voce di Andrea Peracchi.

Domenica 15
GALLERIA OBLOM
16,00 CCP: Critical Control Point. Incontro con Alessio Larocchi.
16,30 Dialoghi sull’editoria e dintorni con Gabriella Montanari, direttore editoriale WhyteFly Press edizioni e Diana Battaggia, direttore editoriale casa editrice La Vita Felice.
17,00 Reading di Cecilia De Angelis, Gian Marco Busetto, Raffaele Castelli Cormacchia, Carlotta Pederzani, Alessandro Vetuli.
18,30 Peccato per tutto il resto. Testi e voce di Massimo Brioschi, Musiche originali di Roberto Barbato, suonate dall’autore.
20, 30 Andrea Leonessa, letture da “Postumi dell’Organizzazione”.
21,00 Carlo Enrico Paolo Quaglia “KABOBO. Una preghiera tra i morti”.
21,30 Lettura poetico-musicale di Stefano Pini e Cupo.

Interventi musicali di Fabio Saba
Organizzazione Caterina Scala, Ass. Cult. Oblom Poesia

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letteratura necessaria azione 50

22 sabato Mar 2014

Posted by enzocampi61 in Enzo Campi, Eventi, Letteratura contemporanea, Letteratura della crudeltà, Letteratura Necessaria, poesia, Uncategorized

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Tag

alessandro assiri, Alfredo De Palchi, Angelo Benedetti, animalìa, azione 50, Barbara Pinchi, Bologna, Chiara Baldini, Claudia Zironi, Dan Fante, Eloisa Guarracino, Emanuela Rambaldi, Enzo Campi, Eventi, Fabrizio Corvi, Fosca Massucco, Lella De Marchi, Letteratura Necessaria, Lucia Marilena Ingranata, Mario Sboarina, Martina Campi, Silvia Secco, Spazio 100300 cafè, Vera Lucia De Oliveira, Versante Ripido

Letteratura Necessaria – Azione 50

(in collaborazione con Versante Ripido)

ANIMALÌA (umano troppo umano)

Sabato 29 Marzo – Ore 19.00

Spazio 100300 – Via Centotrecento 1/a

BOLOGNA

loc def anim

Programma

Prima parte
 
Artaud Suite 6.0
Preambolo dedicato di Sivia Secco
Voci originali di Paule Thevenin e Antonin Artaud
da Pour en finir avec le jugement de dieu, 1947
traduzione simultanea di Enzo Campi

Stato animale
di e con Lella De Marchi

Primo studio sul progetto Umani
Testi Barbara Pinchi
Fotografie e video Fabrizio Corvi
Musica Angelo Benedetti

La sparizione del corpo (aberrazione in due stadi)
di e con Martina Campi
Musiche Mario Sboarina

Seconda parte

In collaborazione con Versante Ripido (fanzine on line di diffusione letteraria), una selezione di testi sul tema dell’animale pubblicati sul numero di Marzo.

 

Presentazione Emanuela Rambaldi
Testi di
Dan Fante, Alfredo De Palchi, Lucia Marilena Ingranata, Chiara Baldini,
Eloisa Guarracino, Vera Lucia De Oliveira, Fosca Massucco
letti da
Alessandro Assiri, Claudia Zironi, Lucia Marilena Ingranata,
Silvia Secco, Chiara Baldini, Enzo Campi

 

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Parabol(ich)e dell’ultimo giorno – Parma

28 martedì Gen 2014

Posted by enzocampi61 in Arte contemporanea, Babel, Emilio Villa, Enzo Campi, Eventi, Letteratura Necessaria, Parabol(ich)e dell'ultimo giorno - Per Emilio Villa, poesia, Poesia concreta, Voci del Novecento

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Tag

Biblioteca Guanda, Claudia Zironi, Dot.com Press edizioni, Edmondo Busani, Emilio Villa, Enzo Campi, Le Voci della Luna edizioni, Letteratura Necessaria, Luca Ariano, Luciano Mazziotta, Parabol(ich)e dell'ultimo giorno, Parma, Poesia, Poesia concreta, Reading, Saggistica

loc parma base 2

Nell’ambito della rassegna Con-versi-amo la poesia
curata da Edmondo Busani e Luca Ariano

Letteratura Necessaria 
Azione 49

Parabol(ich)e dell’ultimo giorno – Per Emilio Villa

Mercoledì 5 Febbraio ore 17.30
Biblioteca Guanda
Vicolo delle Asse 1 PARMA

Introduzione Edmondo Busani
Interventi critici Luciano Mazziotta, Enzo Campi
Letture Claudia Zironi, Luca Ariano

Il Volume può essere acquistato scrivendo a
info@dotcompress.it

AA.VV. Parabol(ich)e dell’ultimo giorno – per Emilio Villa
antologia di prosa, poesia e saggistica a cura di Enzo Campi

contributi critici, operazioni verbovisive e scritti dedicati di

Daniele Bellomi, Dome Bulfaro,
Giovanni Campi, Biagio Cepollaro, Tiziana Cera Rosco,
Andrea Cortellessa, Enrico De Lea,
Gerardo de Stefano, Marco Ercolani, Flavio Ermini,
Ivan Fassio, Rita R. Florit, Giovanna Frene,
Gian Paolo Guerini, Gian Ruggero Manzoni,
Francesco Marotta, Giorgio Moio,
Silvia Molesini, Renata Morresi, Giulia Niccolai,
Jacopo Ninni, Michele Ortore, Fabio Pedone,
Daniele Poletti, Davide Racca, Daniele Ventre,
Lello Voce, Giuseppe Zuccarino, Enzo Campi

Il Volume comprende una selezione di testi di Emilio Villa

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Per Emilio Villa – Letteratura Necessaria – Azione 48 – ROMA

12 giovedì Dic 2013

Posted by enzocampi61 in Babel, Emilio Villa, Enzo Campi, Eventi, Letteratura Necessaria, Parabol(ich)e dell'ultimo giorno - Per Emilio Villa, poesia, Poesia concreta, Poetiche del pensiero, Voci del Novecento

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Tag

Anna Maria Curci, Dot.com Press edizioni, Emilio Villa, Enzo Campi, Eventi, Fabio Pedone, Le Voci della Luna edizioni, Letteratura Necessaria, Michele Ortore, Nina Maroccolo, Parabol(ich)e dell'ultimo giorno, Poesia, Poesia concreta, Poesia contemporanea, Reading, Rita Florit, Roma, Villaggio Cultura Pentatonic

roma loc 3Letteratura Necessaria – Azione 48
Parabol(ich)e dell’ultimo giorno – Per Emilio Villa
Domenica 22 Dicembre ore 17
Villaggio Cultura Pentatonic
Viale Oscar Sinigaglia 18
ROMA

 

A cura di
Anna Maria Curci, Enzo Campi
Presentazione, interventi critici
Enzo Campi
Letture
Nina Maroccolo, Rita Florit, Fabio Pedone
Michele Ortore, Antonio Iorio

AA.VV.
PARABOL(ICH)E DELL’ULTIMO GIORNO
PER EMILIO VILLA
Dot.Com Press – Le Voci della Luna edizioni, 2013
antologia di prosa, poesia e saggistica a cura di Enzo Campi

contributi critici, operazioni verbovisive e scritti dedicati di

Daniele Bellomi, Dome Bulfaro, Giovanni Campi, Biagio Cepollaro,
Tiziana Cera Rosco, Andrea Cortellessa, Enrico De Lea, 
Gerardo de Stefano, Marco Ercolani, Flavio Ermini, 
Ivan Fassio, Rita R. Florit, Giovanna Frene, Gian Paolo Guerini,
Gian Ruggero Manzoni, Francesco Marotta, Giorgio Moio, Silvia Molesini,
Renata Morresi, Giulia Niccolai, Jacopo Ninni, Michele Ortore,
Fabio Pedone, Daniele Poletti, Davide Racca, Daniele Ventre, 
Lello Voce, Giuseppe Zuccarino, Enzo Campi 

Il volume comprende un’antologia di testi di Emilio Villa

***

Questo volume rappresenta il plusvalore cartaceo di un progetto ad ampio raggio, curato dal Collettivo “Letteratura Necessaria”, che intende ricordare e veicolare le opere di Emilio Villa attraverso una serie di iniziative che prenderanno vita e forma negli eventi realizzati dal vivo e nella divulgazione, in rete, di scritti, contributi critici e storiografici. Il progetto si è già consolidato dal vivo, nel 2013, con una serie di eventi attraverso installazioni, letture, recital, performance, reading e riflessioni critiche. La prima serie di eventi (Castelfranco Emilia, Milano, Bologna, Torino, Verona, Monza, Milano, Napoli) si conclude a Roma il 22 dicembre. Dopo un breve periodo di pausa, la seconda serie di eventi ripartirà da Parma a febbraio e si consoliderà lungo tutto l’arco del 2014 (anno del centenario della nascita di Villa), coinvolgendo, a vario titolo, diverse decine di autori, artisti, attori, musicisti, relatori.

*

Il Volume può essere acquistato scrivendo a
info@dotcompress.it

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