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Tra empatia e sacrificio – La forza e le forzature in Mona Lisa Tina

28 mercoledì Nov 2018

Posted by enzocampi61 in Arte contemporanea, Coabitazioni, Eventi, Filosofia, Il Baratto, Poetiche del pensiero, Saggistica, Uncategorized

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animalìe, Arte contemporanea, Azioni, Azionismo, Critica, empatia, Enzo Campi, Eventi, figure, Filosofia, forzature, forze, immanenza e trascendenza, in silenzio a voce alta, L'albero delle bugie, letture, Mona Lisa Tina, Performance, Registri tensivi, riflessioni, sacrificio, Saggistica, testi, video, volontà di potenza

 

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Tra empatia e sacrificio.

La «forza» e le «forzature» de L’albero delle bugie

 

 

Credo che sia opportuno, in prima istanza, introdurre un concetto personalizzato di «forza» e soffermarsi sulle sue accezioni, ovvero sulle possibilità che derivano dai suoi campi semantici. Che cos’è la forza? La forza è un’azione che invade e modifica uno spazio o comunque una porzione di esso. Nell’esercizio di questa azione è insita una prerogativa di potenza. L’uomo e l’animale usano la potenza, anche come esercizio di potere, per rappresentare il proprio corpo attraverso dei movimenti. Ci sono qui diverse tipologie di forza. Intanto la violenza esercitata sull’animale . E qui l’animale è sottoposto alla potenza dell’umano. Poi la violenza che l’umano altro (l’artista) riversa verso-di-sé auto-imprigionandosi. E qui la volontà di potenza entra in un sistema interpretativo decisamente articolato, vuoi solo perché l’umano si rende simile all’animale: accompagna l’animale al sacrificio e si rende egli stesso sacrificabile.

L’albero delle bugie è, per certi versi (non disdegnate l’accezione del «verso» come «suono»), un’obbligazione alla forza e alla forzatura. Il piede che dovrebbe fomentare la danza è «forzato» in una chiusura metallica, un collare, una cavigliera che trasforma – gioco forza – l’essere umano in un forzato, in un prigioniero. E lo status della prigionia è, a tutti gli effetti (anche qui non disdegnate accezioni effettuali legate alla scena o proiettate verso una scena-di-sé che, per poter esistere, deve nutrirsi dell’altro), un’obbligazione: ci si consegna ad una costrizione o, se preferite, si è costretti a consegnarsi.

Cosa consegna e in/a cosa si consegna l’essere umano?

Consegna la sua parte umana all’animale e si consegna alla dicotomia vita-morte attraverso l’idealizzazione di una «fratellanza» con esso. L’umano è così sottoposto ad una forza, diventa cioè l’immagine in movimento di  una forzatura: una presenza – quasi fantasmatica seppur concreta – di luce (il bianco è la luce dell’empatia e della comunione) che avanza a tentoni nello spazio ove si consuma la restituzione auditiva e straziante della «voce ultima», del verso che anticipa la morte, del suono in cui viene emblematizzato l’ultimo guizzo dell’animale. Questa forzatura è innanzitutto una «chiusura» e una «costrizione», e questo avviene  prima ancora che le due prerogative – tramite la riconciliazione dei contrari – si trasformino nell’«apertura» e nella «liberazione».

Nella lenta (e forzata) processione «rituale» vengono distribuite nello spazio le linee metamorfiche e empatiche della commistione tra umano e animale, dove l’idea di «rendersi simile» all’altro è peculiarità imprescindibile non tanto per l’abolizione quanto per la co-abitazione delle «distanze», sia elettive che propriamente fisiche. Ed è così che l’umano viene detenuto in un campo ideale e idealizzato, ma al contempo detiene l’investitura per la trasmissione di un messaggio attraverso dati sensibili.

Ci sarebbe da chiedersi se  la prigionia dell’umano equivale alla prigionia dell’animale. Se si ragiona attraverso campi semantici volti ad estendere la concettualizzazione verso le figure che dovrebbero significarla e rappresentarla, si potrebbe dire che l’animale si apre all’umano «attivo» (performer) e all’umano «passivo» (pubblico) liberando il suo urlo straziante. Paradossalmente, ma nemmeno più di tanto, l’apertura si trasforma nella voce della morte che è in procinto di figurare il suo aver-luogo, il suo essere segno-del-luogo. Figurazioni di questo tipo sono segni semantici: le tracce (si potrebbe dire il calco o la marca o, per restare in tema, il marchio) lasciano per l’appunto il segno. Questo segno  si distingue non in quanto tale ma nella successiva indistinzione del connubio empatico tra umano e animale. Ed è anche per questo che l’umano, una volta forzato e costretto nel metallo della prigionia, dopo essersi reso «simile» all’animale, si conduce verso il patibolo, ideale e idealizzato, ove consumare il suo inno alla vita.

Un inno alla vita che celebra la morte?

Un altro paradosso, solo apparente, che lavora sui contrari per mettersi in gioco in prima persona. Certo, si potrebbe anche rovesciare, sovvertire, pervertire l’idealizzazione indirizzando il gesto verso la vita considerando il canto rituale come un inno per la morte. Ma in realtà l’inno si dà e accade in-luogo-della-morte, celebra cioè la vita per conto della morte. Ed è forse questa l’eccedenza, anche metafisica se vogliamo, che conferisce grandezza  e significanza all’atto performativo. Il canto diventa il tramite per l’ospitalità dell’animale in sé e si dà attraverso quello che si può considerare come un atto d’amore. Per questo non è urlato a squarciagola, anzi si potrebbe definire silenziato. Ma anche qui i piani e i livelli sono decisamente plurimi e stratificati. Rubando il titolo di un volume critico di Jean-Luc Nancy e Georges Didi-Hubermann sul lavoro di Claudio Parmiggiani, mi verrebbe da dire che le azioni di Mona Lisa Tina avvengono “in silenzio a voce alta”. Sempre sulla falsariga o, se preferite, sulle linee di intercomunicazione tra i contrari, l’urlo vive e si amplifica, in nuce, proprio nel silenzio. E il silenzio è, per così dire, espressione prima e precipua dell’urlo. C’è corrispondenza e reversibilità tra l’urlo e il silenzio, così come avviene del resto tra la vita e la morte. La riconciliazione dei contrari è uno dei principali dispositivi di comunicazione messi in atto da Mona Lisa Tina.

In questa performance c’è una tripla comunicazione, una tripla trasmissione di dati sensibili, un triplo dono. Mona Lisa Tina, dopo aver ricevuto in sé la voce e l’anima dell’animale si offre all’impatto con il «fuori» a patto che ci sia un gesto di ritorno. Non a caso l’interazione con il pubblico (che prima abbiamo definito passivo nella fruizione dell’urlo e della figurazione sacrificale  dell’animale, e che adesso ridefiniamo attivo nel ricevimento di una concreta tangibilità da parte dell’artista) avviene attraverso un contatto ravvicinato. La parte conclusiva di questa performance, in cui ogni spettatore riceve un bacio sulle labbra da parte della performer, ne rappresenta l’occorrenza più evidente, creando o comunque gettando le basi per una situazione sintonica e simbiotica che travalica la mera rappresentazione per deterritorializzarsi su piani e livelli più strutturati: l’ennesima apertura-di-sé verso l’altro, l’ennesima offerta-di-sé all’altro, l’ennesimo ricevimento dell’altro in sé.

Ciò che Mona Lisa Tina offre all’esterno è una chance, una possibilità di ridefinizione della comunicazione. (Enzo Campi)

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Mona Lisa Tina

L’albero delle bugie

L’ALBERO DELLE BUGIE è un progetto performativo ampio, appositamente pensato per gli spazi del Macro Testaccio di Roma. Esso ha accolto riflessioni legate al mistero della vita e della morte, nonché alle radici culturali dell’individuo e all’identità specifica del luogo, aspirando altresì a far emergere, nell’atto performativo tra artista e presenti, un momento di emotiva e simbolica comunicazione con l’ “Altro”.

La performance è stata presentata il 13 Aprile 2016 in occasione dell’inaugurazione del Premio Fondazione Vaf, VII edizione.

Il progetto si sviluppa in due fasi interdipendenti. Nella prima parte, il pubblico è invitato a sostare nella soglia del padiglione museale, in una dimensione di attesa apparentemente immotivata che si fa particolarmente estraniante e forse anche difficile da sostenere.

Durante quell’attesa l’unica cosa che ascolta è l’audio diffuso che trasmette gli echi della sofferenza degli animali durante il processo di uccisione e di macellazione.  Da lontano si intravede l’artista che si dirige verso il pubblico e quindi verso l’entrata del Padiglione: procede molto faticosamente come se qualcosa le impedisse di camminare liberamente L’artista, scalza e vestita di bianco ha nel collo dei piedi un paio di cavigliere bloccanti, come quelle da bestiame, che a loro volta costituiscono una struttura ramificata composta da una serie di campanacci di varie dimensioni.  Sarà lei la prima ad oltrepassare la soglia seguita dal pubblico.

Nel box assegnatole è proiettato, per pochi minuti, il video della macellazione da cui ha avuto origine l’audio diffuso. La performer si inginocchia di fronte ad esso, come se volesse chiedere perdono a tutti coloro che hanno subito e continuano a subire torture e violenze, in qualunque forma esse si manifestino, e di fronte a tanta atrocità risponde intonando dolcemente e sommessamente un canto d’amore popolare della sua tradizione.

Alla morte l’artista risponde con la vita (il suo canto desidera anche purificare l’identità del luogo essendo il Macro un ex macello bovino e suino).

Finito il brano e conclusosi il video, una persona da lei scelta, silenziosamente aiuterà l’artista ad alzarsi e la libererà dalla struttura ramificata; le laverà i piedi in un gesto simbolico importante perché essi sono la sede in cui vengono collocate idealmente le radici identitarie di ogni cultura.

L’atto del lavare i piedi partecipa, insieme ai gesti eseguiti nella prima parte del progetto, ad un processo trasformativo più ampio che consentirà di realizzare una sorta di catarsi identitaria. l’Arte, quale che sia la sua forma espressiva, continuamente propone strategie di sopravvivenza creative che permettono la riflessione e il cambiamento.

A questo punto sullo schermo viene proiettata l’immagine di un grande e universale  albero genealogico. Questa struttura si pone in relazione all’immagine dell’albero e appare come una sorta di estensione, delle sue stesse radici.

In un’atmosfera di silenzio rispettoso e amorevole energia ha inizio la fase conclusiva della performance. L’artista, teneramente consegna ad ogni singolo partecipante un bacio sulle labbra e unisce, volta per volta le mani di tutte le persone che accoglieranno  quel gesto.

L’azione del baciare nelle sue molteplici interpretazioni, in questo caso specifico, non ha niente di erotico o di seduttivo, ma amplifica il senso di comunione e di vicinanza affettiva –l’unica risorsa che gli esseri umani hanno per superare  e riscattare i conflitti e gli orrori di crimini  antichi e di quelli tutt’ora in atto in molti paesi del mondo .

La performance si conclude quando l’artista avrà baciato e unito, mano nella mano, tutti i presenti.

In una dimensione di grande coinvolgimento emotivo e di fiducia positiva tornerà ad inginocchiarsi di fronte al pubblico, come gesto di ringraziamento per la sacralità (laica) che ogni essere umano ha in sé, partecipante prezioso e irripetibile nelle sue peculiarità di una collettività universale (Mona Lisa Tina).

 

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Premio Bologna in Lettere per poesia edita e inedita – V Edizione – 2019 – Il Bando

13 giovedì Set 2018

Posted by enzocampi61 in Bologna in lettere, Festival di letteratura contemporanea, poesia, Uncategorized

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asemic writing, audio, Bologna in lettere, Bologna in Lettere - Il festival dei nostri tempi, Bologna in Lettere 2019, Critica, Disseminazioni, Enzo Campi, Eventi, Festival, Festival di letteratura contemporanea, Festival multidisciplinare di Letteratura Contemporanea, Filosofia, Focus, Fotografia, incontri, Letteratura, letture, musica, Performance, Poesia, Poesia concreta, Poesia contemporanea, Poesia e filosofia, Poesia edita, Poesia inedita, Poesia italiana contemporanea, Poesia Visiva, Premio Bologna in Lettere 2019, Reading, riflessioni, Slam, Spoken, Teatro, testi, video, Video-Arte

PREMIO BOLOGNA IN LETTERE
PER OPERE EDITE E INEDITE DI POESIA
QUINTA EDIZIONE – 2019

Bando pubblico

In occasione della VII edizione del Festival di Letteratura Contemporanea

Bologna in Lettere

il Comitato Promotore
in collaborazione con Marco Saya Edizioni, Millenium Gallery
rende pubblico il bando della V edizione del

“Premio Bologna in Lettere” per Poesia Contemporanea edita e inedita

*

Il Premio è aperto a tutti e si intende attivo a partire dal 08/09/2018.
La scadenza per l’invio degli elaborati è fissata al 15/01/2019.
Al fine di agevolare i lavori delle giurie e per non causare eventuali disguidi si raccomanda agli autori di non concentrare l’invio degli elaborati negli ultimi giorni disponibili.

Le valutazioni dei testi inediti avvengono in forma anonima.
I giudizi delle giurie sono insindacabili e inappellabili.

 

 

NOTA BENE

 

  • Tutte le email con richieste d’iscrizione per poter essere accettate dovranno contenere la seguente dichiarazione:

 

L’autore, con la presente dichiara di aver preso visione e di approvare in tutti i suoi punti il bando del concorso e le modalità di partecipazione. Nel caso di partecipazione alle Sezioni B e C, dichiara inoltre che l’opera è inedita (viene considerata inedita un’opera non pubblicata in forma cartacea). L’opera può essere presentata contemporaneamente ad altri concorsi, ma nell’eventualità di altri premi e riconoscimenti, non può essere pubblicata (né in volume monografico, né in antologie) fino alla comunicazione ufficiale degli esiti del Concorso (per la Sezione B, che prevede come premio la pubblicazione, l’opera non può essere pubblicata, nemmeno in parte, pena l’esclusione). L’autore garantisce, sotto la propria responsabilità, la liceità dei testi dichiarando che l’opera è di sua esclusiva creazione e non lede diritti d’autore altrui, sollevando l’organizzazione del Concorso da qualsiasi responsabilità. L’autore consente l’autorizzazione al trattamento dei propri dati personali (D.L. N°196/2003). Il trattamento dei dati è comunque relativo al solo Premio e ai comunicati informativi sulle attività culturali e artistiche del Festival.

 

  • Per partecipazioni multiple (a più sezioni) è obbligatorio inviare una email per ogni sezione a cui si intende partecipare.

 

SEZIONI IN CONCORSO

Il Premio è diviso in 5 sezioni

Sezione A – Opere edite
Sezione B – Raccolte inedite
Sezione C – Poesie singole inedite
Sezione D – Poesia orale
Sezione E – Poesia visiva & Asemic Writing

 

ELABORATI AMMESSI

 

SEZIONE A (Opere edite)

Poemi, poemetti, sillogi, raccolte di poesia editi dal 2014 al 2018. Sono ammessi testi in altre lingue (o in dialetto) purché corredati di traduzione in italiano.

SEZIONE B (Raccolte inedite)

Poemi, poemetti, sillogi, raccolte di poesia inediti. Sono ammessi testi in altre lingue (o in dialetto) purché corredati di traduzione in italiano.

SEZIONE C (Poesie singole inedite)

Da un minimo di 1 a un massimo di 3 poesie inedite. Sono ammessi testi in altre lingue (o in dialetto) purché corredati di traduzione in italiano.

SEZIONE D (Poesia orale)

Un file audio, in formato Mp3, della durata massima di 3 minuti. Sono ammessi pezzi di sola voce, privi di accompagnamenti musicali e/o rumoristi.

SEZIONE E (Poesia Visiva & Asemic Writing)

Da 1 a 3 opere, in formato JPG, ad alta risoluzione.

 

CONDIZIONI

 

SEZIONE A (Opere edite)

Ad ogni autore e/o editore vengono richiesti un file in formato word o in formato pdf e 1 copia cartacea dell’opera.

 

SEZIONE B (Raccolte inedite)

Ad ogni autore viene richiesto un unico file anonimo in formato word o in formato pdf. I testi dovranno essere inediti. Per inediti si intende mai pubblicati in forma cartacea. Testi apparsi solo in rete sono da considerarsi inediti. Limite minimo 30 pagine – Limite massimo 50/60 pagine.

 

SEZIONE C (Poesie singole inedite)

Ad ogni autore viene richiesto un unico file anonimo in formato word o in formato pdf. I testi dovranno essere inediti. Per inediti si intende mai pubblicati in forma cartacea. Testi apparsi solo in rete sono da considerarsi inediti. Limite massimo N° 3 poesie singole. Lunghezza massima consentita 50 versi (per ogni singola poesia).

 

SEZIONE D (Poesia orale)

Ad ogni autore viene richiesto un unico file audio in formato Mp3. Il testo può essere sia edito che inedito. Limite massimo di durata 3 minuti.

 

SEZIONE E (Poesia Visiva & Asemic Writing)

Ad ogni autore viene richiesto un file formato JPG in alta risoluzione per ognuna delle opere inviate.

 

 

MODALITÀ DI INVIO
(per partecipazioni multiple è obbligatorio inviare una email per ogni sezione a cui si intende partecipare)

 

SEZIONE A (Opere edite)

(doppio invio sia telematico che cartaceo)

INVIO TELEMATICO

Formato elettronico come allegato pdf o word all’indirizzo concorsi@bolognainlettere.it con oggetto “Premio Bologna in Lettere – sezione A”. L’elaborato dovrà essere inviato entro il 15/01/2019. Allo scopo di agevolare le procedure di registrazione è obbligatorio allegare copia della ricevuta del versamento. Il corpo della email dovrà comunque contenere nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza, recapito telefonico, titolo dell’opera e dichiarazione di accettazione delle norme.

INVIO CARTACEO

N° 1 copia dell’opera da inviare, per posta ordinaria (posta 4 pro o piego di libri; non effettuare spedizioni a mezzo raccomandata), a Comitato Bologna in Lettere C/O, Enzo Campi, Centro Postale Operativo, Sezione Videocodifica, Via Piccard 14, 42124 Reggio Emilia

 

SEZIONE B (Raccolte inedite)

INVIO TELEMATICO

Formato elettronico come allegato word o pdf all’indirizzo concorsi@bolognainlettere.it con oggetto “Premio Bologna in Lettere – sezione B”. Gli elaborati dovranno essere inviati, in un unico file anonimo entro il 15/01/2019. Allo scopo di agevolare le procedure di registrazione è obbligatorio allegare copia della ricevuta del versamento. Il corpo della email dovrà comunque contenere nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza, recapito telefonico, titolo dell’opera e dichiarazione di accettazione delle norme.

SEZIONE C (Poesie singole inedite)

INVIO TELEMATICO

Formato elettronico come allegato word o pdf all’indirizzo concorsi@bolognainlettere.it con oggetto “Premio Bologna in Lettere – sezione C”. Gli elaborati dovranno essere spediti, in un unico file anonimo, entro il 15/01/2019. Allo scopo di agevolare le procedure di registrazione è obbligatorio allegare copia della ricevuta del versamento. Il corpo della email dovrà comunque contenere nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza, recapito telefonico, titolo dell’opera e dichiarazione di accettazione delle norme.

 

SEZIONE D (Poesia orale)

INVIO TELEMATICO

Formato elettronico come allegato Mp3 (è preferibile usare piattaforme come WeTransfer o simili) all’indirizzo poesiaorale@bolognainlettere.it con oggetto “Premio Bologna in Lettere – sezione D”. Gli elaborati dovranno essere spediti entro il 15/01/2019. Allo scopo di agevolare le procedure di registrazione è obbligatorio allegare copia della ricevuta del versamento. Il corpo della email dovrà comunque contenere nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza, recapito telefonico, titolo dell’opera e dichiarazione di accettazione delle norme.

 

SEZIONE E (Poesia visiva & Asemic writing)

Formato elettronico come allegato Jpg ad alta qualità all’indirizzo poesiavisiva@bolognainlettere.it con oggetto “Premio Bologna in Lettere – sezione E”. Gli elaborati dovranno essere spediti entro il 15/01/2019. Allo scopo di agevolare le procedure di registrazione è obbligatorio allegare copia della ricevuta del versamento. Il corpo della email dovrà comunque contenere nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza, recapito telefonico, titolo dell’opera e dichiarazione di accettazione delle norme.

 

PREMI

SEZIONE A POESIA EDITA

La giuria individuerà 6 finalisti tra i quali verrà poi decretato il vincitore. Al primo classificato verrà corrisposto un premio in denaro. Tutti gli autori finalisti riceveranno un attestato e saranno presentati criticamente nel corso della cerimonia di premiazione che avrà luogo nel mese di maggio 2019.

 

SEZIONE B RACCOLTE INEDITE

La giuria individuerà 6 finalisti tra i quali verrà poi decretato il vincitore. Al primo classificato verrà assegnata la Pubblicazione gratuita dell’opera a cura di Marco Saya Edizioni. L’opera vincitrice verrà presentata criticamente nel corso della cerimonia di premiazione. Alcuni estratti delle opere classificate dal secondo al sesto posto verranno assemblati in un e-book con scheda e presentazione critica che verrà pubblicato on line su piattaforma issuu e potrà essere scaricato gratuitamente sul sito del festival. Tutti gli autori finalisti riceveranno un attestato e saranno presentati criticamente nel corso della cerimonia di premiazione che avrà luogo nel mese di maggio 2019.

 

SEZIONE C POESIE SINGOLE INEDITE

La giuria individuerà 6 finalisti tra i quali verrà poi decretato il vincitore. Al primo classificato verrà corrisposto un premio in denaro. Gli autori delle opere classificate dal secondo al sesto posto riceveranno un attestato e saranno presentati criticamente nel corso della cerimonia di premiazione che avrà luogo nel mese di maggio 2019.

 

SEZIONE D POESIA ORALE

La giuria individuerà 8 finalisti che saranno invitati ad eseguire la propria poesia dal vivo nel mese di maggio 2019. Il vincitore verrà decretato nel corso dell’evento e riceverà un premio in denaro.

 

SEZIONE E POESIA VISIVA & ASEMIC WRITING

La giuria individuerà 3 vincitori, le cui opere verranno esposte in una mostra dedicatadella durata di una settimana nel corso delle manifestazioni del festival nel mese di maggio presso la Millenium Gallery in Via Riva di Reno 77/A. Inoltre le opere vincitrici verranno pubblicate sulla rivista di critica e linguaggi di ricerca Utsanga.

 

ALTRI PREMI

Per le sezioni A-B-C la giuria si riserva il diritto di conferire una serie di segnalazioni alle opere più meritevoli. Gli autori segnalati riceveranno un attestato e saranno invitati a partecipare al reading collettivo che inaugurerà la stagione di eventi successiva (settembre/ottobre 2019). Inoltre il presidente delle giurie si riserva il diritto di conferire direttamente uno o più premi speciali per ognuna delle sezioni. I vincitori dei premi speciali riceveranno un attestato e verranno presentati criticamente nel corso del reading di cui sopra.

 

QUOTE D’ISCRIZIONE

A parziale copertura delle spese di gestione il Premio prevede quote d’iscrizione così distribuite

Sezione A – Opera edita – 10 euro
Sezione B – Raccolte inedite – 15 euro
Sezione C – Poesie singole inedite – 15 euro
Sezione D – Poesia orale – 15 euro
Sezione E – Poesia visiva & Asemic writing – 15 euro

 

La partecipazione a 2 sezioni prevede una tassa d’iscrizione complessiva di 20 euro. La partecipazione a 3 sezioni prevede una tassa d’iscrizione complessiva di 30 euro. La partecipazione a 4 sezioni prevede una tassa d’iscrizione complessiva di 35 euro. La partecipazione a 5 sezioni prevede una tassa d’iscrizione di 40 euro.

Gli editori che intendono iscrivere più opere possono contattare direttamente la segreteria del Premio che illustrerà le modalità agevolate di partecipazione.

 

I versamenti sono da effettuare esclusivamente a mezzo bonifico a favore di

BOLOGNA IN LETTERE – B.I.L.

Banca: UNICREDIT SPA – BOLOGNA VIA BELLARIA
Codice Iban: IT24O0200802461000103539948
Codice BIC/SWIFT: UNCRITM1PN1

 

ESITI

Gli esiti del Premio verranno comunicati pubblicamente entro il 10/04/2018 sul sito di Bologna in Lettere, sulla pagina facebook del Festival e su vari canali telematici.

La cerimonia di premiazione avrà luogo nel mese di maggio 2019, in data da destinarsi.

 

Per info 328 194 9252 – info@bolognainlettere.it

 

Composizione delle giurie

SEZIONE A
Daniele Barbieri, Sonia Caporossi
Giusi Montali, Enea Roversi, Enzo Campi

SEZIONE B
Daniele Poletti, Andrea Donaera, Francesca Serragnoli
Marco Saya, Fabio Michieli

SEZIONE C
Francesca Del Moro, Loredana Magazzeni, Antonella Pierangeli
Maria Luisa Vezzali, Giacomo Cerrai

SEZIONE D
Lello Voce, Dome Bulfaro, Nicolas Cunial

SEZIONE E
Mariangela Guàtteri, Francesco Aprile, Daniele Poletti

 

PRESIDENTE DELLE GIURIE
Enzo Campi

 

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Eventi ed eventuali

18 martedì Ott 2016

Posted by enzocampi61 in Bologna in lettere, Coabitazioni, Enzo Campi, Eventi, Letteratura Necessaria, Poetiche del pensiero, Ricognizioni, Uncategorized

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Biagio Cepollaro, Bologna in lettere, Critica, Enzo Campi, Eventi, Festival, Filosofia, Focus, incontri, Letteratura, letture, Milano, Performance, Poesia, Reading, riflessioni, testi, Tu se sai dire dillo, video

Pioggia di eventi a base letteraria dal 19 al 23 ottobre tra Bologna e Milano

 

 

Mercoledì 19 Ottobre 2016, alla Libreria IBS, Piazza dei Martiri 3, Bologna, ore 18.00, presentazione dell’antologia “Della propria voce”, Gruppo 98 poesia, Qudulibri, a cura di Leila Falà, con Donata Meneghelli, Daniele Barbieri, Sergio Rotino, Elia Cimatti, Leila Falà, Zara Finzi, Serenella Gatti Linares, Loredana Magazzeni, Paola Tosi, Alessandra Vignoli, Vannia Virgili, Anna Zoli, Giovanna Zunica.

 

 

Per “IgiovedìdiVersi”, la rassegna di incontri curati da Versante Ripido, Giovedì 20 ottobre 2016, ore 20.30 – Vamolà, Via delle Moline 3/A, Bologna con Simonetta Sambiase, Giorgia Monti, Serena Piccoli, Clery Celeste e Serenella Gatti Linares, Daniela Fogli.

 

 

Per la rassegna “Donne in poesia / Incontri con le poetesse italiane”, a cura di Maria Pia Quintavalla, Giovedì 20 Ottobre 2016, ore 21.00, Casa della Cultura, Via Borgogna 3, Milano, con Bianca Tarozzi, Anna Toscano, Francesca Del Moro, Franca Grisoni, Elisabetta De Stasio

 

 

Venerdì 21 Ottobre alle ore 18:00, IBS bookshop, Piazza dei Martiri 3, Bologna, presentazione del libro “Lettere A D.” di Alessandro Assiri, a cura di Sergio Rotino, con interventi di Pier Damiano Ori

 

Venerdì 21 ottobre, ore 20.15,  presso il Centro Socio Ricreativo Culturale Stella (già Trento Trieste), in via Savioli 3, Bologna, “Aperitivo a tema: Centrale di Transito”, dall’omonima antologia sulla poesia bolognese, edito da Perrone, con Alessandro Brusa, Valentina Pinza, Francesca Del Moro, Rodolfo Cernilogar, Eva Laudace

 

Sabato 22 ottobre, dalle 11 del mattino, presso la sala-teatro del Circolo CostArena, Via Azzo Gardino 48, Bologna, “Riassunto di Ottobre”, un incontro sulla scrittura di ricerca, a cura di Sergio Rotino, con Leonardo Canella, Alessandra Carnaroli, Mario Corticelli, Marco Giovenale, Mariangela Guatteri, Simona Menicocci, Lorenzo Mari, Giusi Montali, Luca Rizzatello, Fabio Teti, Michele Zaffarano.

 

 

Venerdì 21, Sabato 22, Domenica 23 Ottobre 2016, presso lo Spazio Bioforme, Via Aosta 2, Milano, V° Edizione del Festival “Tu se sai dire dillo”, curato da Biagio Cepollaro e dedicato alla memoria di Giuliano Mesa. Ricco e variegato parterre di ospiti: Bernardo De Luca, Viola Amarelli, Biagio Cepollaro, Antonio Devicienti, Tommaso Di Dio, Giusi Drago, Francesco Filia, Vincenzo Frungillo, Carmen Gallo, Nino Iacovella, Eugenio Lucrezi, Giorgio Mascitelli, Luigi Metropoli, Gianni Montieri, Paola Nasti, Angelo Petrella, Christian Tito, Ferdinando Tricarico, Daniele Ventre, Giovanna Marmo, Antonio Padua, Mariano Baino, Marco Berisso, Guido Caserza, Marcello Frixione, Paolo Gentiluomo, Costanzo Ioni, Nicola Sisci, Fabrizio Bianchi, Antonio Sparzani, Roberto R. Corsi, Guido Cupani. Giusi Drago, Amara Miao Rossi, Pino Tripodi, Francesco Forlani, Davide Racca,  Martina Campi, Francesca Del Moro, Mario Sboarina, Alessandro Brusa, Sonia Lambertini, Enea Roversi. Nella giornata conclusiva alle 20.30, “Erba nera che cresci segno nero tu vivi”, una serata dedicata ad Amelia Rosselli e al Festival Bologna in Lettere: un libro da veicolare, “Il colpo di coda. Amelia Rosselli e la poetica del lutto” (Marco Saya Edizioni), quattro chiacchiere sullo spirito che contraddistingue il  Festival, la proiezione di due video e un recital multimediale, a cura di Enzo Campi.

Il programma completo di tutta la rassegna è consultabile qui

http://www.poesia2punto0.com/2016/10/02/tu-sai-dire-dillo-v-edizione/

 

alejandra-pizarnik

 

 

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EX.IT 2013

25 lunedì Mar 2013

Posted by enzocampi61 in Coabitazioni, Eventi, Letteratura contemporanea, poesia, Ricognizioni

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EX . IT  _  materiali fuori contesto

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Cesena – Azione N°20 – Letteratura Necessaria

28 giovedì Giu 2012

Posted by enzocampi61 in Esistenze e Resistenze, Eventi, Letteratura Necessaria, Uncategorized

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