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Enzo Campi, Filosofia, Letteratura, letture, Poesia, Poesia contemporanea, Poesia italiana contemporanea, poetica, Sequenze per cunei e cilindri, testi
una trama
dissero per poi
ribadirlo con l’
aggiustamento del
tiro con l’
arco ben teso di-
steso magari
allettato la
messa a
fuoco mancata la
messa a
riposo del
guerriero l’
esproprio del
fallo l’
avvento del
folle l’
appercezione la
catena patemica il
patema d’
animo tutti i
segni gli
elementi per
costruire l’
ordito per
sciogliere i
nodi i grumi un
flebile raccordo l’
uscita facilitata dall’
irrisolta dimora
verso cosa verso
dove verso i
punti dismessi o
solo dispersi nel
mare di
sabbia che
impasta il
palato nello
stagno in cui è
bandito il
riflesso una
macchinazione
pensò ma fece l’
errore di
urlarlo ai
quattro venti e
poi si affiancò
silente alla
serie dei
succubi
rannicchiati in
posizione fetale
*
è
solo rancido il
cibo di
tutti es-
posto per
tutti e da
tutti negato è
solo sapido l’
umore del
sangue che
imperla il
pezzo di
carne messo a
riposo sull’
altare di
turno come
simbolo del
gioco del
giogo e l’
occhio
rivede nel
rivolo la
storia di
tutti il
sadico destino
che incombe la
mera aporia del
cogito ergo non
sarò mai
altro che
questo o
quello deposto
tra un libro
consunto e un
sasso di
fiume alla
stregua di un
giocattolo
passato di
moda e
abbandonato nel
sacco dell’
indifferenziato
(Enzo Campi, dal poema inedito Sequenze per cunei e cilindri)