conviene di voce alla criniera immature, demetriaca,
della tua voce.
Bene! bene! Bene dicas illud Benebene
in venis ultimis, in vanis ultimis, in ultimatis vocibus:
Bene è il
non causato, l’histrio aeternalis, da Eleusi,
ma causante memoria pluviale giudicata
a convegno, a scomparti, a ritrovi, a segreti menischi
rotanti, giuturna giovenca giovenile
da celebrare come corpus simulans atqui dissimulans:
denti sangue frusta fianchi
i lampaneggi delle arcaiche cinerule aggressioni,
libellule fastose, grovigli scosciati, sgrovigli, e smerigli
di glottidi ammainate, mai nate,
in infinite ugule pendule nodule,
dove cuce e ricuce l’Ideogramma d’Allarme,
Dilettoso della Grazia Erratica in pendii di effigie,
dell’Invocazione a Delta del trans-
alimento impeccabile, sutura più negra
della Prossimità/Corporeità illividita innumerabile
in formula di mistero di Cerimonia parthenia,
da Eleusi, spiga parthenogenica, proprio detto
Ear Reclining, in una
parola sola solitaria unica
non conoscibile, suffragata a tutela
di non conoscere, di non abitare, di disapparire
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(Emilio Villa, da Letania per Carmelo Bene, Scheiwiller, Milano, 1996)
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