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Enzo Campi – Orge a canne mozze

04 domenica Lug 2021

Posted by enzocampi61 in Uncategorized

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Enzo Campi, Scritture

(progetto work in progress, inedito, © Enzo Campi, 2021)

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Enzo Campi & Sonia Caporossi – Le nostre (de)posizioni

12 martedì Mag 2020

Posted by enzocampi61 in critica letteraria, Enzo Campi, Filosofia, poesia, Saggistica, Uncategorized

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Abbandono/Abbondanza, Adriano Engelbrecht, Alberto Bertoni, Alberto Masala, alessandro assiri, Alessandro Brusa, Arte-fatti Contemporanei, Bonanno Editore, Campi Magnetici, Che cos’è la poesia?, Comunicazione, Corrado Costa, Critica, critica letteraria, Cultura, Delocazioni, deposizioni, Deterritorializzazione, di Gian Maria Annovi, Dispiegamenti, Disseminazioni, Double Bind, Enzo Campi, Eventi, Fenomenologia, figure, Figure di Figure, Filosofia, Gabriella Montanari, Gian Maria Annovi, Gian Ruggero Manzoni, Giancarlo Sissa, Giorgio Bonacini, Giusi Montali, Il noi della poesia, Il terzo genere, Interferenze, L’io della poesia, Le nostre (de)posizioni, Letteratura, Lorenzo Mari, Maria Luisa Vezzali, Maria Pia Quintavalla, Mariangela Gualtieri, Mariangela Guàtteri, Martina Campi, Nuove Scritture, Poesia, Poesia ad Alta Voce, Poesia aumentata, Poesia concreta, Poesia contemporanea, Poesia Italiana, Poesia italiana contemporanea, Poesia Performativa, Poesia Visiva, poetica, Posizioni & Deposizioni, Post-Poesia, Prosa, riflessioni, Scritture, Segni, Sergio Rotino, Sonia Caporossi, Spaesamento, Teatro, testi, Vincenzo Bagnoli, Vito Bonito

Il volume è disponibile per l’acquisto sul sito della casa editrice

http://www.gebonanno.com/product/le-nostre-deposizioni/

 

 

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Il titolo del libro, Le nostre (de)posizioni (Bonanno editore), ricalca e deforma il titolo di un volume di Corrado Costa (Le nostre posizioni). Perché Costa? Perché Costa rappresenta una delle eredità non raccolte dalla contemporaneità poetica emiliana, perché era anch’esso emiliano, perché è citato in epigrafe, perché diceva che: “ Il luogo della poesia torna sempre fuori, anche se il poeta è senza luogo”, ma è anche vero che il luogo del poeta si trova là dove il poeta in quel determinato momento opera o, se preferite, fa opera-di-sé. Ed è anche per queste ragioni che, in quella che è la nostra delimitazione territoriale, i confini tra nativo e straniero dovrebbero essere definitivamente aboliti.

Si potrebbe dire, tanto per cominciare, che l’approccio di Enzo Campi sia francesista e quello di Sonia Caporossi sia germanista, almeno dal punto di vista filosofico. I lettori si troveranno di fronte a una prima parte più combinatoria e a una seconda parte più analitica. Ognuno dei due autori si getta nella visitazione di 10 poeti contemporanei che hanno qualcosa a che fare con l’Emilia Romagna, in qualità di nativi residenti, nativi deterritorializzati e stranieri adottati. Non sappiamo se si sentisse effettivamente il bisogno di un saggio che facesse il punto o  che disseminasse punti di vista e di ascolto ulteriori a ciò che viene «spacciato» come  poetico in Emilia Romagna. Fatto sta che quest’opera, almeno nelle intenzioni a monte, non intende colmare presunte lacune né tanto meno veicolare dogmi inalterabili  o concetti inappuntabili.

Si parte da due  punti fermi, forse gli unici dati di fatto dell’intera opera  (tutta l’opera verte difatti sull’attraversamento incondizionato del registro dei possibili): da un lato il rifiuto categorico di una scala oggettiva di valori e dall’altro lato la trans-territorialità.

In poesia, oggi come oggi, sarebbe deleterio nonché inutile redigere una classifica e operare in base a presunte differenze di valore. In poesia quindi non si dà oggettività, ma questo non vuol dire che si debba operare tenendo conto della propria soggettività, ovvero del proprio gradimento verso una o più poetiche specifiche. Difatti gli autori che vengono visitati dalle penne dei due critici sono stati scelti, tra i tanti papabili, solo per la possibilità che hanno le loro poetiche di ricondursi a una serie di concetti che vengono, di volta in volta, affrontati nel corso del lavoro.

Resta da precisare che gli autori non saranno trattati nello specifico di una determinata opera ma nell’insieme della loro produzione complessiva e, soprattutto, tenendo conto del loro modo di approcciarsi o di rendersi prossimi a quella che è l’unica costante a cui tutti i praticanti della scrittura dovrebbero relazionarsi, ovvero all’estensione, alla messa in atto di un gesto, in due sole parole: al conferimento di energia e tensione al testo. Il tutto all’insegna di una tecnica, di un metodo e quindi di una presunta maturità di linguaggio. Per queste (e altre) ragioni, in linea di massima,  non si è tenuto conto di autori sicuramente  meritevoli ma con all’attivo una sola opera o comunque poco più che esordienti.

Così come è giusto che sia, al di là dell’impostazione generale, essendo due le penne scriventi ci si troverà dinanzi a due diversi approcci e a due diverse focalizzazioni dei punti salienti da argomentare.

L’opera consta quindi di due parti. La prima parte  a cura di Enzo Campi tratta le poetiche di Alessandro Assiri, Giorgio Bonacini, Vito Bonito, Martina Campi, Mariangela Guatteri, Gian Ruggero Manzoni, Lorenzo Mari, Giusi Montali, Giancarlo Sissa, Maria Luisa Vezzali. La seconda parte, a cura di Sonia Caporossi, tratta le poetiche di Gian Maria Annovi, Vincenzo Bagnoli, Alberto Bertoni, Alessandro Brusa, Adriano Engelbrecht, Mariangela Gualtieri, Alberto Masala, Gabriella Montanari, Maria Pia Quintavalla, Sergio Rotino.

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non è un paese per poeti

23 martedì Feb 2016

Posted by enzocampi61 in Coabitazioni, Letteratura contemporanea, Letteratura Necessaria, poesia, Ricognizioni, Uncategorized

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Klaus Miser, Letteratura Necessaria, non è un paese per poeti, Poesia, Poesia contemporanea, Prufrock spa, Scritture

Klaus Miser – non è un paese per poeti

 

Se è vero che, in letteratura, ciò che accade non deve necessariamente cadere sulla pagina, dovremmo considerare quest’opera come una serie di accadimenti sottesi.  Ma non perché non siano avvenuti realmente. Lo stile attraverso il quale gli avvenimenti sono veicolati conferisce non tanto una sospensione quanto un rinvio. Come se fosse possibile preparare il lettore ad una sorta di differimento della realtà. In poche parole: ciò che è già accaduto, tramite questo tipo di scrittura, deve ancora accadere o comunque sembra dover riproporsi da lì a poco. In tal senso la mancata (e voluta) caduta sulla pagina diviene espediente e dispositivo per la confusione e la moltiplicazione del tempo reale. Del resto in letteratura il tempo è fittizio, nonché molteplice, non può cioè rispondere ai parametri consueti della sua scansione. Se a ciò aggiungiamo l’intersecazione dei piani cosiddetti narrativi e le conseguenti drammatizzazioni (anche astrazioni se volete) del dato di fatto, ecco che l’opera acquista la conformazione di una vera e propria «struttura a delinquere»: un paese che c’è e non c’è, uno status (quello poetico) inconciliabile con qualsiasi realtà, una serie di luoghi rivolti a defigurare più che a configurare, un itinerario, insieme fisico e letterario, decomposto nelle sue fratture. Se la frattura è il luogo della sosta, qui diviene il luogo per la ripartenza, per il rinvenimento di una traccia fantasmatica condannata (artisticamente) a ricrearsi in ogni successivo accadimento, reale o ideale che sia.

klaus-miser-non-è-un-paese-per-poeti

E siamo qui fedeli

al muro che si screpola

allo svanire del tempo

follia in tre tempi

mi regalavo sulla soglia del lago

prima del rigore dell’inverno alla pensione gabriella

in una vasca arrugginita credendomi fassbinder

e invece ero solo una lampadina avvitata male

e un cane a chiazze mangiato d’amore

o una sequenza palustre di nulla

tirata a lucido per questo film

era un pomeriggio caldo

un bosco alle soglie del duemila

colonna sonora delle mie combinazioni

lineamenti di fossi e di vegetazione ripariale

la topografia ridisegnata dalle vene d’acqua

le vene indaco sul tuo braccio perlaceo

si svegliavano assumendo spessore

nel sottoscala dove vivevi

non dimentico più quel potere

fatto di niente

eppure così persistente

da rendere il tempo solo uno sbiadito ricordo

[il tempo che precede l’esistenza]

urgente e bruciante

solo negli avambracci

 

ora luce ora buio

ora stanza d’albergo ora roccia

e sempre muri che si screpolano

ogni giorno fatto di dilatazioni di un solo istante

illusione ottica di agonie

palpebre su luce abbagliante

 

e quindi siamo qui in un giorno d’inverno

scivolamenti confusi

frane complesse

plessi solari periodici

sterni di uccelli perlacei

 

da un’opera abbandonata andarono infine aggravandosi

le mie condizioni mentali

 

e tutto un indagare

pieno di luce e vodka

 

luce indistinta su strade indistinte

 

il corridoio percorso in dieci secondi netti

 

ma ciglia nere lunghe

e un finale di partita

finite le sigarette incisi tacche sul vestito vittoriano

sul lato sinistro una visione e un termosifone

di ferro la prima di ghisa il secondo

pur di non incontrare ancora la luce indistinta

su strade indistinte

 

dal muro solo il facchino come un canto d’amore

desiderio porpora di tiro

 

 

 

Klaus Miser

non è un paese per poeti

Edizioni Prufrock spa, 2015

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Microfono aperto per sostenere Bologna in Lettere

14 sabato Mar 2015

Posted by enzocampi61 in Bologna in lettere, Coabitazioni, Eventi

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Bologna, Bologna in lettere, Cortometraggi, critica letteraria, Elio Pagliarani, Enzo Campi, Festival multidisciplinare di Letteratura Contemporanea, Filosofia, Focus, Letteratura, Letteratura Necessaria, narrazioni, Patrizia Vicinelli, Performance, Pier Paolo Pasolini, Poesia, Poesia ad Alta Voce, Poesia Visiva, Prosa, Reading, Recital, Saggistica, Scritture, Scritture del nuovo millennio, Sistemi d'attrazione, Spazio 100300 cafè, Video-Arte

foto evento 3

 

Microfono aperto per sostenere BIL.
Reading di auto-finanziamento per “Bologna in lettere”, festival multidisciplinare di letteratura contemporanea (Bologna, maggio 2015).

Nel quadro delle iniziative volte a finanziare il festival, lo staff di Bologna in Lettere organizza un open mic a offerta libera per la serata di sabato 14 marzo, a partire dalle ore 19 presso lo spazio 100300 (via Centotrecento 1a) a Bologna.

I partecipanti all’iniziativa avranno a disposizione il microfono per circa sette minuti e, se lo desiderano, l’accompagnamento di Mario Sboarina alla tastiera, per leggere le proprie opere o testi altrui.

In occasione dell’evento sarà anche possibile acquistare alcuni libri messi a disposizione dagli autori di Bologna in Lettere e il cui ricavato sarà utilizzato per finanziare il festival.

Bologna in Lettere è un festival multidisciplinare di letteratura contemporanea la cui terza edizione avrà luogo il prossimo maggio, articolandosi in tre fine settimana (15/16; 22/23; 29/30).

Il festival, che quest’anno prevede una maratona poetica in vari luoghi e approfondimenti su Pasolini, Pagliarani e Vicinelli, si è sempre caratterizzato per l’interesse dedicato alla poesia, per l’apertura a voci molteplici provenienti da tutta Italia e non solo, e per la varietà dei linguaggi e delle contaminazioni con altre arti. Riteniamo si tratti di un appuntamento importante per la nostra città e un’occasione preziosa per diffondere la parola poetica.

Per ulteriori informazioni sul festival

https://boinlettere.wordpress.com/
https://www.facebook.com/BolognaInLettere
https://www.facebook.com/groups/973708872640682/

 

base programma pagina fb

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Picasso – Picabia

13 sabato Ott 2012

Posted by enzocampi61 in Letteratura Necessaria, poesia, Ricognizioni, Voci del Novecento

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Picabia, Picasso, Poesia, Scritture

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Enzo Campi – ligature

12 mercoledì Set 2012

Posted by enzocampi61 in Esistenze e Resistenze, Letteratura Necessaria, poesia, Ricognizioni, Uncategorized, Voci del Novecento

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Enzo Campi, inediti, Letteratura contemporanea, ligature, Poesia, Premio Montano, Scritture

dicono poco o niente

del particolare per

abulica mania ma

alludono al coatto

universale per poco

che sia o per il niente

che sarà e celano

ciò che cala dall’inguine

dismesso e si comprende

bene la solfa sperando

che la disposizione

di veti e veli sia

massima e fluente

*

si svella il mallo dalla

culla di pietra e svelto

s’àncora  al livido giaciglio

per meglio allettarsi

e rendersi alla luce

che incede di taglio

a sfibrare l’iniqua tenebra

ma la cosa filtra dal cratere

i parti a venire e ride

di aborti inconclusi

se pure caotici o solo

agonici e privati di mani

edotte dal verbo che adatta

il seno all’intraducibile segno

della riproposta consumazione

*

dato un cardine o giunto

magari condotto per mano

e allineato più volte al concetto

dato un perno o fulcro da cui

ricavare lucro e ribattere

il colpo ricevuto dato un dado

tratto in salvo dal sadismo

enumerativo di ciò che può

affabulare solo in crescendo

dato un mittente o committente

magari un destinatario fallace

esposto all’attesa di ciò che

non potrà mai integrarsi al

profondo dato l’intero

o le sue parti infinitesime

non resta altro da fare se non

allettarsi e rendersi all’inderogabile

 

*

non fu risoluto

a urlare lo sdegno

né mai lo ritennero

abile a tenere per

mano la labile babele

che regola il flusso

delle maree in cui

rischiare l’approccio

con la risacca e ancora

oggi coagulando mito

e misticismo si  chiede

perché debbano essere

sempre gli altri a decidere

se sia lecito e produttivo

praticare l’asfissia

da Ligature (inedito, finalista Premio Montano 2012)

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subjectile: cercare volere potere vivere morire dormire sognare glorificare

15 mercoledì Ago 2012

Posted by enzocampi61 in Coabitazioni, Esistenze e Resistenze, Letteratura Necessaria, Uncategorized, Voci del Novecento

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(in)variazioni, antonin artaud, Enzo Campi, gettata, iaceo, iacio, la projection du véritable corps, Scritture, subjectile, Suppôts et suppliciations

cercare volere potere vivere morire dormire sognare glorificare denigrare essere mangiare encomiare chiudere spuntare sputare lavare precipitare odiare carezzare pasteggiare ritornare bere umettare cospargere lottare predisporre giocare detergere crollare amare demonizzare soffiare portare titillare mendicare quantificare deporre insalivare tonificare riportare guardare dissolvere scoprire leccare aspergere instradare  tendere implodere paragonare succhiare lanciare scrivere affabulare edipizzare fingere fuggire ascendere scoccare uccidere mentire divinizzare esagerare creare condizionare frustare frustrare combattere abbacinare specchiare enunciare sfiorare risorgere affilare volare finalizzare aprire affiorare guerreggiare conoscere ricordare svanire dare bagnare rimandare sconfiggere costruire aporizzare poetare saggiare annientare ermeneutizzare iperboleggiare designare esclusivizzare scivolare lapidare denudare scolpire illuminare accendere spegnere lanciare danneggiare eslpodere servire sbiancare annerire modellare ghigliottinare avvincere desiderare mediare digredire sproloquiare riconoscere dimostrare circolare chiosare perdere interludiare impedire imbarazzare prosodizzare ascetizzare catartizzare succubizzare introdurre eiaculare affrescare frapporre riconciliare aggredire farneticare viaggiare confondere concedere ardere assumere godere dogmatizzare pluralizzare principiare disumanare fallire tatuare profetizzare episodizzare depensare condizionare limitare approfondire intrigare contrappuntare urlare espellere chiedere imporre decidere mescolare sopraffare subire fissare interessare sospendere tragicizzare  oggettivare inevitabilizzare segnare tracciare bastonare mistificare assillare univocizzare conglobare confinare alleggerire arcuare paraboleggiare atavizzare soggiacere interrompere proporre disarmare mancare ragionare aneddotizzare disvelare internare edificare sovrastare tribaleggiare discorrere distinguere emozionare cercare volere potere vivere morire dormire sognare glorificare ricercare eccedere ragionare ostentare inchiostrare supportare camminare marciare massacrare deridere esasperare sollecitare solleticare distillare intendere estroiettare rammentare rammendare esaltare schiantare trasmutare concettualizzare formare negare votare lasciare riflettere eseguire murare eternizzare chiamare esplicitare umanizzare diversificare intervallare esistenzializzare proferire ritmare strozzare nullificare territorializzare impossibilitare congiungere singolarizzare quietare armare raccogliere magnificare parlare rappresentare esercitare dispensare celare assassinare insaporire confondere apparire intuire forgiare imprimere abbandonare staticizzare ricucire dilaniare operare attendere fare ghignare schernire seminare stancare santificare applicare ripartire materializzare identificare riproporre immolare frangere sodomizzare contraddire nascere commuovere sciogliere bruciare svuotare immobilizzare arieggiare sbocciare calcolare fuoriuscire sopprimere sfinire attivare lacerare avanzare esternare corrodere giacere maledire smarrire realizzare analizzare favorire conclamare ricorrere stilizzare dilagare baciare agire semplificare confezionare relativizzare destinare colmare smembrare simulare evolvere costruire umanizzare dipanare amalgamare squarciare masturbare ruggire singultare deterritorializzare prevaricare banalizzare dire reprimere trasformare ipotizzare concrescere cantare strutturate fondere schiaffeggiare perpetrare solcare retrocedere filosofare entrare cercare volere potere vivere morire dormire sognare glorificare tralasciare emettere travisare manifestare rinnegare ordinare incorniciare sbarrare immolare appropinquare disobbedire strafare meritare specificare evocare diversificare abbracciare nascondere aiutare particolareggiare uscire travalicare proiettare scoprire nutrire apprendere fluttuare dirompere sopravvivere sfaldare immaginare proseguire socializzare reiterare crocifiggere destabilizzare desumere ponderare accedere viziare puntualizzare fluire divenire indagare partire quadrare inquadrare schifare amputare penetrare redimere interiorizzare estrovertere precisare seguire abolire rivelare fraintendere affondare offendere mascherare costringere salvare fomentare essenzializzare sottintendere spiritualizzare consumare sfamare effondere compenetrare incedere ribaltare attraversare verificare oltraggiare difendere raggomitolare assomigliare purificare macchinare trattare percorrere infierire suggere insegnare fecondare moltiplicare inciampare costringere addentare rovesciare chiarificare destrutturare sculacciare inorridire indispettire segnalare mordere violentare sviluppare amplificare inibire risanare sbagliare tollerare interrompere fendere abolire inscenare legare complicare presentare duellare agguantare seguire dominare sacrificare personalizzare destinare partecipare odiare inventare difendere cercare volere potere vivere morire dormire sognare glorificare decostruire amalgamare intendere estroiettare decantare perpetuare specializzare precludere crollare essere sfibrare spiegare piagare esistere continuare finire…

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Coabitazioni 3 (Giovenale, De Lea, Cavallera, Assiri, Mesa, Bellomi, Campi)

01 venerdì Giu 2012

Posted by enzocampi61 in Esistenze e Resistenze, Letteratura Necessaria, Uncategorized, Voci del Novecento

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alessandro assiri, Classi di resistenza, critica letteraria, Daniele Bellomi, Dell’opera disfatta, Enrico De Lea, Enzo Campi, gammm, Giuliano Mesa, inediti, la critica che vorrei, La dimora del tempo sospeso, Letteratura contemporanea, Letteratura Necessaria, Marco Giovenale, Nazione Indiana, Otto suffragi del bianco, Poesia, poesia2punto0, Poetarum Silva, Puntocritico, Rebstein, riflessioni, Roberto Cavallera, Samuel Beckett, Scritture, Sequenze per cunei e cilindri, stati caldi di vacanza, Vicolo cieco, Voci del Novecento

Consigli di lettura

Enrico De Lea – Otto suffragi del bianco

http://poetarumsilva.wordpress.com/2012/05/22/otto-suffragi-del-bianco-inediti-enrico-de-lea/

Marco Giovenale – Dell’opera disfatta

http://gammm.org/index.php/2007/05/02/opera-disfatta/

Roberto Cavallera – stati caldi di vacanza

http://www.nazioneindiana.com/2012/05/16/stati-caldi-di-vacanza/

Alessandro Assiri  – Vicolo cieco N°23 – La critica che vorrei

http://www.poesia2punto0.com/2012/05/17/vicolo-cieco-n-23-la-critica-che-vorrei/?fb_ref=.T7fTa1JKcGk.like&fb_source=timeline#.T74UuNVMv81

 

Giuliano Mesa – Domande. Da Samuel Beckett

http://puntocritico.eu/?p=3931

Daniele Bellomi – Classi di resistenza

http://rebstein.wordpress.com/2012/05/24/classi-di-resistenza/

Enzo Campi – Sequenze per cunei e cilindri

http://rebstein.wordpress.com/2012/05/26/sequenze-per-cunei-e-cilindri/

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